21 Dec, 2022 - 17:09

Detrito russo finisce in orbita, sfiorata la Stazione spaziale internazionale

Detrito russo finisce in orbita, sfiorata la Stazione spaziale internazionale

Attimi di caos nella Stazione spaziale internazionale: tutta colpa della presenza in orbita di un detrito dello stadio superiore Fregat-SB di un razzo russo, che ha costretto gli astronauti della Nasa a rimandare la loro passeggiata spaziale.

Per scansare il detrito, la Stazione spaziale internazionale è stata costretta a compiere una sorta di manovra di emergenza, chiamata nel linguaggio tecnico manovra di evitamento PDAM (Pre-Determined Debris Avoidance Maneuver). Lo ha reso noto l'agenzia spaziale americana, che ha però precisato che l'equipaggio non si è mai trovato in una situazione di pericolo.

Detrito russo in orbita, Stazione spaziale internazionale accende propulsori per allontanarsi dalla traiettoria

I due astronauti statunitensi della Nasa Frank Rubio e Josh Cassada avevano in programma di uscire per la loro "passeggiata" intorno alle 13:45 orario italiano di oggi, mercoledì 21 dicembre. Per quanto riguarda la manovra, avvenuta alle 14:42 ora italiana, è stata effettuata l'accensione dei propulsori della navetta russa Progress 81 ancorata alla Stazione: per allontanare il polo di ricerca orbitante dalla traiettoria prevista del detrito sono necessari 10 minuti e 21 secondi di spinta.

Il rischio era che quest'ultimo viaggiasse a meno di 400 metri dalla Stazione: una distanza comunque ravvicinata considerando la velocità raggiunta dagli oggetti in movimento nello spazio.

Rinviata la passeggiata spaziale: ecco perché gli astronauti dovevano "uscire"

La passeggiata spaziale americana consisteva in un'operazione extra-veicolare che sarebbe dovuta durare circa sette ore, necessaria per installare il quarto di sei nuovi pannelli solari flessibili. Tali pannelli sono destinati ad aumentare del 30% l'energia elettrica a disposizione della International space station.

Anche la scorsa settimana si era registrato lo stop alla passeggiata spaziale russa: in quell'occasione il contrattempo era legato alla perdita di liquido refrigerante registrata sulla capsula Soyuz MS-22.

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Giuseppe Spagnuolo
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