Dopo tre giorni di viaggio, la Life Support di Emergency, con a bordo 142 migranti, è sbarcata a Livorno. La nave ong ha attraccato questa mattina, giovedì 22 dicembre, al porto cittadino: ad accoglierla c'era il personale dell'Ufficio di sanità marittima e di frontiera, che ha subito portato a termine un approfondito controllo dei passeggeri. Uno dei profughi, un ragazzo di 25 anni, è stato ricoverato per un forte attacco febbrile. Sulla nave, inoltre, c'erano una trentina di persone malate di scabbia. A parte questi casi, tuttavia, la situazione sembra tutto sommato sotto controllo.
Oltre agli operatori sanitari, ad accogliere i migranti c'erano anche alcuni striscioni di benvenuto appesi dai cittadini livornesi. Le autorità hanno censito subito i passeggeri, rilasciando alcune informazioni: i minori non accompagnati sono 22, 18 dei quali sono stati indirizzati ad una struttura di accoglienza per minori nella vicina Piombino. I restanti quattro resteranno a Livorno, come confermato dall'assessore al Sociale del Comune Andrea Raspanti.
Intanto il prefetto di Livorno, Paolo D'Attilio, ha confermato la ripartizione dei migranti tra la Liguria e il centro Italia.
Nel frattempo il Comune di Livorno ha reso noto l'arrivo di un'altra nave ong nel porto cittadino, in programma per domani, venerdì 23 dicembre.
Secondo Emergency, i 142 passeggeri della Life Support provengono da diverse regioni dell'Africa e si dividono tra 109 uomini, 26 minori tra i 13 e i 17 anni non accompagnati, 5 donne, una delle quali al settimo mese di gravidanza, e 2 bambini molto piccoli che sono insieme alle loro madri. Molti naufraghi, riporta Emergency, "raccontano di essere stati reclusi arbitrariamente in Libia dove hanno subìto violenze di vario genere".
In particolare, un pachistano soccorso dalla nave ong ha raccontato di essere stato "arrestato tre volte" in Libia.
Un altro ragazzo, di nazionalità somala e appena maggiorenne, ha raccontato che sulla nave è riuscito a dormire "per la prima volta in due anni".
Partita da Genova il 13 dicembre scorso, la nave Life Support si è recata nelle acque del Mediterraneo Centrale per salvare più vite possibile. Il primo soccorso, 70 persone, è stato effettuato la notte del 18 dicembre, in acque internazionali della zona Sar libica, mentre il secondo, di 72 persone, è avvenuto 24 ore dopo, di notte, nelle acque internazionali della zona Sar maltese.