È boom di prenotazioni al nord Italia specialmente per le mete di montagna. Sembra essere un’esigenza quella degli italiani di prendersi una settimana di ferie e godersi a pieno il clima rigido ma ovattato. Questo 2022 tra guerra, crisi economica, inflazione e rincaro dei prezzi ha portato molti connazionali a fare le valigie e partire dal Friuli Venezia Giulia fino alla ‘Via Lattea’ in Piemonte. In mezzo le Dolomiti, Patrimonio Mondiale Unesco, ma anche Veneto, Alta Valtellina e la suggestiva Valle d’Aosta.
È quasi tutto esaurito nelle regioni storiche sciistiche: dall’Alto Adige al vicino Trentino, si registrano prenotazioni record anche dopo Santo Stefano.
Dopo il 2020, dopo due anni difficili alle prese con restrizioni, dpcm e green pass, il settore montano – dagli albergatori agli impiantisti, dai ristoratori ai maestri di sci – è pronto a ripartire e far rivivere la spensieratezza e la serenità intrinseca delle città imbiancate dalla neve.
Queste sono le prime ore di partenza per milioni di italiani e di preparazione bagagli alla ricerca del vestito caldo giusto o dell’attrezzattura invernale nascosta sul soppalco. Molti italiani, giovani coppie, nuclei familiari o gruppi di amici si sono garantiti ormai da diversi mesi la sistemazione ideale. La domanda è variegata e policroma: c’è chi ha scelto un semplice ma confortevole ‘B&B’ e chi invece si è assicurato una vacanza da 5 stelle lusso.
La fetta più grande delle prenotazioni riguarda cittadini italiani – tanto Centro e Sud Italia – ma sono in forte aumento i turisti dell’Est Europa, senza ovviamente la Russia, Stato importante per il turismo sulle piste da sci italiane.