Vicenza, maxi eredità da oltre 100mila in dono ai malati di leucemia

La favola di Natale 2022 arriva dalla provincia di Vicenza, dove è stata scoperta un'eredità cospicua di oltre 100mila euro donata interamente ai malati di leucemia dell'ospedale di Padova. Una vera e propria sorpresa che ha stupito persino l'amministratore di sostegno della vittima, un'anziana 85enne di Bassano del Grappa deceduta nel dicembre 2021.

A più di un anno di distanza, infatti, è stato rintracciato il prezioso lascito all'interno dell'appartamento in cui la donna viveva (e più precisamente in un cassetto), destinato alla dottoressa Alessandra Biffi: responsabile del raporto di Oncoematologia pediatrica dell'ospedale di Padova.

La storia che si cela dietro all'eredità data ai malati di leucemia

Sorpresa, commozione e un implicito ringraziamento: questi i sentimenti che hanno mosso la comunità dell'ospedale di Padova nell'apprendere il lascito a loro destinato. 102mila euro, a tanto ammonta l'eredità che sarà interamente devoluta al reparto pediatrico dei malati di leucemia del polo sanitario cittadino.

Come facilmente immaginabile, la scelta della donna è legata a un passato familiare difficile: sposatasi in tarda età (circa a 40 anni), la vittima è rimasta vedova molto giovane e non ha coltivato un rapporto profondo con i propri familiari, fino a perderne le tracce. L'avvocato Riccardo Brotto, che ha raccontato alla stampa questa storia in quanto amministratore di sostegno dell'85enne, la descrive come una donna dura, dal carattere spigoloso, in cui la perdita del marito aveva lasciato un profondo senso di vuoto.

A segnare le ultime battute della sua vita (iniziata con una lunga carriera da operaia prima del pensionamento) fu una caduta nei confini domestici, in cui furono decisivi i vicini nel prestare soccorso. Il ricovero in ospedale fu lungo e tumultuoso, e dopo le dimissioni si decise di ricoverarla in una Rsa della provincia di Vicenza. L'avvocato sostiene di essere riuscito a estrarre l'animo buono della donna, che in passato aveva rifiutato tre figure nello stesso ruolo, e di non essere sorpreso di questo lascito interamente elargito a chi ne ha davvero bisogno.