Uno youtuber milionario vuole diventare Ceo di Twitter

Uno youtuber milionario come Ceo di Twitter? La proposta arrivata direttamente a Elon Musk, dopo il suo sondaggio, fatto qualche giorno fa, dove chiedeva se si sarebbe dovuto dimettere dal ruolo di figura principale del social. Molti di coloro che sostenevano l'acquisto del social da parte del miliardario sudafricano, adesso stanno iniziando a ricredersi. La motivazione alla base sono i continui cambi di funzionamento del social stesso, salvo poi tornare sui suoi passi in tempi stretti.

Youtuber milionario Ceo di Twitter?

Subito dopo il sondaggio le domande su chi sarà il prossimo capo del social, visto che Elon Musk ha sempre rispettato la parola data. Questa volta, però, la decisione è ben più complessa e importante, visto che si tratterebbe di lasciare il suo ultimo acquisto. C'è chi, però, si è proposto per prendere il suo posto, ossia MrBeast, uno youtuber milionario. La domanda è se sia la figura adatta per ricoprire questo ruolo o se sia solamente in cerca di ulteriore notorietà.

Il famoso creator, infatti, aveva postato un tweet nel quale richiedeva di poter ricoprire il ruolo, ricevendo immediatamente milioni di like. Al post è arrivata anche la risposta di Musk, che ha dichiarato che l'idea non era del tutto fuori discussione. Immediatamente, quindi, è arrivata una contro risposta dello youtuber, che ha parlato (seppur sempre tramite un tweet) del suo piano per Twitter. Nello specifico vorrebbe renderla una piattaforma di riferimento per la pubblicazione di video piuttosto che un portale pensato per il collegamento ad altre piattaforme.

Contrariamente alla strategia del proprietario di Tesla, MrBeast vorrebbe dominare la concorrenza, piuttosto che limitarne la presenza. Questo per farsi che il servizio sia migliore rispetto alle altre piattaforme, sia in termini di monetizzazione che per il servizio di video in se. Non è la prima volta che i due scherzano sulla possibilità di un passaggio di consegne, ma come detto anche Elon Musk, tra dire ed il fare c'è di mezzo al mare.