La prima missione di Space X del 2023 è in orbita. L'agenzia spaziale di Elon Musk, da ormai alcuni anni al centro di numerosi progetti per riportare l'uomo sulla Luna e non solo, ha lanciato i ieri il suo primo vettore del nuovo anno. Questa volta, però, non si è trattato di un lancio test o per portare astronauti nello spazio, ma semplice per "consegnare" alcuni satelliti di altre aziende. La missione, chiamata Transporter-6, è di tipo "rideshare", ossia che permette a più aziende di condividere un unico vettore, in modo da tale da ridurre i costi e permettere anche a chi ha un budget ridotto, come ad esempio le università, di mettere in orbita il proprio satellite.
L'obiettivo per quest'anno è quello di superare il numero di lanci (da record) dello scorso anno, ossia 61, tutte quante con razzi Falcon. Stando alle dichiarazioni dei principali esponenti della società, per il 2023 si punterà a raggiungere la cifra di 100 lanci e per farlo bisognerà far partire un razzo ogni 3,65 giorni. Tra questi bisognerà capire se figureranno anche i lanci di prova di Starship o solamente quelli della già citata famiglia Falcon.
Come sempre il lancio è avvenuto dalla Space Launch Complex 40 e, in particolare, è stato utilizzato il primo stadio B1060, alla sua quindicesima missione. A bordo erano presenti ben 114 satelliti di diverse dimensioni e massa, proveniente da varie aziende. La particolarità di questa missione è stata il fatto che il recupero del primo stadio non è avvenuta nell'oceano, come spesso accade, ma su una piazzola poco distante dall'area di lancio. Insomma, tanti spunti da cui trarre insegnamenti per le prossime missioni, ma che in generale potranno essere d'aiuto per i lanci successivi.