12 Jan, 2023 - 16:07

Usa, gomito sul collo e ripetuti colpi di taser: ucciso dalla Polizia cugino del fondatore di Black Lives Matter

Usa, gomito sul collo e ripetuti colpi di taser: ucciso dalla Polizia  cugino del fondatore di Black Lives Matter

Ucciso cugino del fondatore di Black Lives Matter. Nuove polemiche contro gli agenti di polizia in Usa: la vittima è un insegnante di 31 anni di nome Keenan Anderson, cugino di una dei fondatori del movimento Black Lives Matter, Patrisse Cullors. Dopo averlo tenuto bloccato a terra per diversi minuti, con il gomito premuto sul collo, gli agenti lo hanno ripetutamente colpito con una pistola taser, fino a provocargli un arresto cardiaco.

L'episodio è avvenuto a Los Angeles e risale allo scorso 3 gennaio: i poliziotti si sono accaniti contro l'insegnante dopo che quest'ultimo aveva avuto un piccolo incidente automobilistico. Durante le percosse, come documentato da un video pubblicato dalla stessa polizia di LA, il giovane avrebbe gridato: "Stanno cercando di uccidermi come George Floyd".

Ucciso cugino fondatore Black Lives Matter, il video dell'episodio

Nel video, diffuso dalla stessa polizia di Los Angeles e girato dalla body-cam di uno degli agenti, si vedono diversi poliziotti che tengono bloccato Anderson a terra: uno di loro gli mette il gomito sul collo, mentre un altro lo colpisce con il taser, ripetutamente e per diversi secondi.

Tutto sarebbe cominciato dopo un incidente d'auto: gli agenti intervenuti hanno ordinato al 31enne di andare sul marciapiede e mettersi contro il muro. Il giovane, spaventato dall'atteggiamento aggressivo di alcuni di loro, avrebbe tentato di allontanarsi. Per questo gli agenti l'avrebbero bloccato e colpito ripetutamente fino a provocare la sua morte.

Sulla vicenda è intervenuta la cugina della vittima, Patrisse Cullors, tra i fondatore del movimento Black Lives Matter, la quale ha commentato con sdegno l'omicidio, condannando il comportamento brutale dei poliziotti e invocando l'intervento della politica.

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Mio cugino chiedeva aiuto e non l'ha ricevuto, l'hanno ucciso. Nessuno si merita di morire nel panico e nella paura: mio cugino temeva per la sua vita, ha passato gli ultimi 10 anni guardando crescere un movimento che sfida le uccisioni degli afroamericani. Era un incidente stradale, invece di trattarlo come un potenziale criminale avrebbero dovuto chiamare un'ambulanza. Questo tipo di uccisioni e di uso della forza non cesseranno a meno che non abbiamo funzionari eletti coraggiosi che sfidano non solo la polizia ma anche le politiche.

A proposito dell'omicidio è intervenuto il capo della polizia di Los Angeles, Michel Moore, che ha dichiarato che Anderson ha avuto un comportamento "erratico" con gli agenti e che, secondo i primi test, presentasse tracce di cannabis e cocaina nel sangue.

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Giuseppe Spagnuolo
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