Il ministro della Salute Orazio Schillaci annuncia la stretta contro la sigaretta elettronica, e in particolare a contrasto del suo utilizzo nei luoghi chiusi. Attualmente, la legge italiana vieta l'uso delle sigarette elettroniche solo all'interno di scuole, centri per l'impiego, ospedali, centri di detenzione ed altri luoghi istituzionali, oltre che su alcuni mezzi di trasporto come l'aereo, il treno e la nave.
Nessun divieto allo "svapo" è previsto nei locali pubblici, nonostante gli esercenti o i gestori di sale e ristoranti, così come le aziende, abbiano la facoltà di indicare il loro dissenso.
Non è evidentemente d'accordo il ministro Schillaci, che durante un'audizione in commissione Affari sociali della Camera ha annunciato di voler inasprire le leggi sul fumo inserendo una postilla sulle sigarette elettroniche, che sarebbero così vietate nei luoghi al chiuso o all'aperto, al pari delle sigarette normali.
Schillaci propone dunque di aggiornare la legge Sirchia, in vigore da vent'anni, alle e-cig.
Intervenendo sulla questione della sicurezza negli ospedali, il ministro della Salute ha evidenziato l'esigenza di rafforzare la sicurezza nelle strutture, resasi sempre più necessaria dopo le recenti aggressioni di medici e operatori sanitari.