Filippo Salvi, chi era il maresciallo dei Carabinieri detto RAM.
Dopo la cattura di Matteo Messina Denaro, il colonnello Lucio Arcidiacono, comandante del Reparto Investigativo dei ROS ha dichiarato: "A chi ho pensato appena abbiamo concluso l'operazione? Prima di tutto al maresciallo Filippo Salvi che è morto nel 2007, cadendo in un dirupo a Bagheria. Non era impegnato in un'operazione qualsiasi. Stava lavorando per piazzare una telecamera nell'ambito di questa indagine. Oggi gli abbiamo reso onore".
Messina Denaro è stato arrestato nella clinica Maddalena di Palermo, con il metodo Dalla Chiesa. Nel comune di Campobello di Mazara invece, è stato scoperto il covo del boss. L'uomo era in cura per un grave tumore al colon. Secondo le testimonianze, agiva come un normale cittadino, uscendo di casa e girando liberamente, sotto il falso nome di Andrea Bonafede. In seguito all'arresto è stato dunque portato nel carcere dell'Aquila.
Il maresciallo Filippo Salvi è morto nella notte del lontano 12 luglio 2017, cadendo in un dirupo a Bagheria, un comune nella provincia di Palermo. Era originario della provincia di Bergamo e aveva 36 anni.
Nella sua Botta di Sedrina, gli è stata intitolata anche una piazza, nel luglio 2022. Il maresciallo ordinario apparteneva alla Sezione Anticrimine di Palermo, in forza ai ROS di Monreale.
Il giorno della sua morte si stava occupando di un'operazione di ricerca di alcuni latitanti, tra cui proprio Matteo Messina Denaro, quando cadde precipitando in un crepaccio di Monte Catalfano.
Filippo Salvi era conosciuto come Filippo RAM, per le sue capacità in ambito informatico. Su Facebook c'è un gruppo proprio a lui dedicato che porta questo nome, e nel quale ieri sono emersi numerosi post in sua memoria. Al maresciallo bergamasco, come a tanti altri servitori dello Stato, è stata infatti dedicata la cattura del boss di Cosa Nostra. Ricorre spesso il messaggio sui social: "Il primo pensiero è per te".
Stefano Micheli afferma:
Angelo Cavalieri scrive commosso:
Isabella Molteni dice: