Il Segretario generale delle Nazioni Unite António Guterres, intervenendo oggi al World Economic Forum di Davos, ha accusato i produttori di combustibili fossili e i loro finanziatori di "correre per espandere la produzione, ben sapendo che il loro modello di business è incoerente con la sopravvivenza umana. E ha tuonato:
Guterres ha incolpato apertamente l'industria dei combustibili fossili quando si è rivolto alla folla di Davos, composta da miliardari, politici e imprenditori, tra cui dozzine di dirigenti di alto livello delle più grandi compagnie petrolifere e del gas del mondo.
Ha detto, alludendo a un'analisi che ha mostrato che gli stessi scienziati di ExxonMobil hanno predetto con precisione il futuro riscaldamento globale in rapporti risalenti a decenni fa. Nonostante questo, la società ha continuato pubblicamente per anni a mettere in dubbio la scienza e a fare pressioni contro l'azione per il clima.
Non è chiaro se la ExxonMobil abbia rappresentanti a Davos. Nessuno figura nell'elenco ufficiale dei partecipanti e la società non ha risposto a una richiesta di commento. Guterres ha invitato poi le aziende a "proporre piani di transizione credibili e trasparenti su come raggiungere lo zero netto", entro la fine del 2023.
Mentre l'incontro di Davos continua, un gruppo di attivisti internazionali per il clima tra cui Vanessa Nakate dall'Uganda, Greta Thunberg dalla Svezia, Helena Gualinga dall'Ecuador e Luisa Neubauer dalla Germania, ha lanciato una petizione "cessate e desistete", invitando gli amministratori delegati dei combustibili fossili a "smettere immediatamente di aprire nuovi siti di estrazione di petrolio, gas o carbone e smettere di bloccare la transizione verso l'energia pulita". La petizione è stata firmata da 800.000 persone e oltre.