Alla luce delle ultime parole dell'esecutivo sul divieto di fumo da parte dell'esecutivo con la stretta alla sigaretta elettronica arrivano le dichiarazioni da parte della Società Italiana di Igiene, Medicina Preventiva e Sanità Pubblica (SItI). Proprio la Sltl esprime sostegno e appoggio alle misure dell'esecutivo e sceglie di proporsi come intermediario per quanto riguarda l'operatività della mansione tra governo e consumatori. Le parole arrivano da Roberta Siliquini, presidente della Società Italiana di Igiene, Medicina Preventiva e Sanità Pubblica:
Attualmente, la legge italiana vieta l’uso delle sigarette elettroniche solo all’interno di scuole, centri per l’impiego, ospedali, centri di detenzione ed altri luoghi istituzionali, oltre che su alcuni mezzi di trasporto come l’aereo, il treno e la nave. Stesso tema sul quale è intervenuta la Società Italiana di Medicina Ambientale (Sima), che analizza gli ultimi dati legati ai decessi e alle malattie in Italia causate dal fumo: "Il fumo rappresenta la più grande minaccia per la salute umana e provoca in modo diretto più decessi di alcol, droga, incidenti stradali, aids, omicidi e suicidi messi insieme. In Italia i decessi legati al fumo sono oltre 93.000 ogni anno, il 20,6% del totale di tutte le morti tra gli uomini e il 7,9% del totale di tutte le morti tra le donne".
Andrea Quartini, deputato del Movimento Cinque Stelle, dice la sua per quanto concerne il divieto di fumo dell'esecutivo: "I quotidiani di oggi riportano le dichiarazioni del ministro Schillaci in merito al contrasto al fumo di tabacco. È apprezzabile che sia stata raccolta la sollecitazione del Movimento 5 Stelle in tema di prevenzione. Al momento, però, le parole del ministro appaiono in contraddizione con l’azione del governo.