Le commissioni parlamentari di Giustizia e Affari della Camera hanno dato l'ok all'unanimità al disegno di legge che istituisce la commissione d'inchiesta sul femminicidio. Il via libera di Montecitorio segue quello del Senato avvenuto a fine novembre, proprio in occasione della giornata internazionale contro la violenza sulle donne. Il provvedimento è atteso in Aula per la prossima settimana.
A ratificare la decisione è stato il presidente della commissione Giustizia della Camera, Ciro Maschio (Fratelli d'Italia), che renderà dunque effettivo il passaggio della commissione da monocamerale e bicamerale: il provvedimento è stato approvato in tempi record.
La commissione d'inchiesta bicamerale sul femminicidio verrà composta nelle prossime settimane: si prevede che siano circa 20 i membri effettivi, incaricati di redigere annualmente una relazione sull'andamento del fenomeno.
Pochi giorni fa, dopo il femminicidio a Roma dell'avvocato Martina Scialdone, diversi esponenti politici avevano richiesto un'accelerazione sull'iter parlamentare, prontamente arrivata. Maria Stella Gelmini, vicepresidente di Azione, ha dichiarato che "il nuovo anno non sembra invertire il trend", citando i numeri agghiaccianti del 2022 (122 le vittime di femminicidio). "Facciamo i conti ogni giorno con storie e testimonianze che ci impongono di agire", e oltre alla commissione l'ex deputata di Forza Italia cita il pacchetto antiviolenza presentato nella precedente legislatura dal Governo Draghi, insieme alle colleghe Mara Carfagna ed Elena Bonetti (Iv).
Luana Zanella, capogruppo di Alleanza Verdi e Sinistra alla Camera, aveva richiesto l'immediata calendarizzazione della proposta di legge, sottolineando che "la commissione sarà uno strumento di grande importanza anche per valutare nuove misure di contrasto".
Nel frattempo sono quattro i femminicidi registrati nei primi 19 giorni del 2023: la 23enne Giulia Donato a Genova, uccisa dall'ex fidanzato; la 34enne Martina Scialdone, uccisa dall'ex compagno a Roma; la 70enne Oriana Brunelli a Rimini, colpita a morte dal compagno che poi si è suicidato; infine, scenario analogo anche per Teresa di Tondo e il marito alle porte di Trani.
Nella giornata odierna, inoltre, la Commissione Giustizia della Camera ha dato l'ok alla proposta di legge sull'equo compenso che approda in aula con un voto unanime sul mandato alle relatrici.