Fedez Emanuela Orlandi. Le battute spesso fanno ridere, altre volte andrebbe pensate o dette meglio, poi ci sono quelle situazioni per cui è decisamente più appropriato evitarle. All'interno del podcast 'Muschio Selvaggio' che il rapper tiene insieme all'amico Luis Sal, l'uscita infelice su Emanuela Orlandi che ha lasciato basito il giornalista Gianluigi Nuzzi, ospite della puntata. Dopo la freddura anche una fragorosa risata che è stata notata immediatamente dal web ed è partita la shitstorm per il marito di Chiara Ferragni.
Puntata del seguito podcast dedicata alla cronaca nera e per questol'ospite era il giornalista Gianluigi Nuzzi. Si stava affrontando la triste e misteriosa vicenda di Emanuela Orlandi, la giovane sparita al Vaticano, tornata alla ribalta della cronaca con la ripartura delle indagini e il documentario di Netflix Vatican Girl. Luis Sal chiede a Nuzzi di ricostruire la storia della ragazza quando Fedez interviene: "Innanzi tutto possiamo dire che non l’hanno mai trovata". Una freddura a cui poi è seguita una fragorosa risata con l'amico conduttore che prova a rimediare: "Questo è un dato di fatto". Tutto avviene di fronte ad un imbarazzato Nuzzi: "Questo è black humour che è sideralmente antitetico rispetto ad un giornalista". Interviene Luis che rivolgendosi a Nuzzi dice: "Deve mantenere una poker face in questo momento". A quel punto il rapper si ferma e chiede scusa, ma in modo non troppo convinto perché ribadisce: "Mi faceva troppo ridere".
Gli utenti del web non perdonano Fedez con una valanga di commenti negativi. "Vorrei sapere se ci fosse stata la figlia al posto di Emanuela, se rideva tanto" oppure "Questo su Emanuela Orlandi non è black humor. È schifo e basta". C’è anche chi chiede provvedimenti per il marito di Chiara Ferragni: "E adesso vediamo se quelli di Sanremo e della RAI, che fecero fuori Morgan per le dichiarazioni sulla cocaina, hanno il coraggio di fare altrettanto con uno che sghignazza mentre dice che Emanuela Orlandi non è mai stata trovata".
Emanuela Orlandi è una ragazza di quindici anni che sparì nel 1983 a Roma in piazza Sant’Apollinare. Dopo anni di silenzi, la Santa Sede ha deciso ufficialmente di riprendere le indagini. Il promotore della giustizia vaticana Alessandro Diddi e la Gendarmeria ha infatti aperto un fascicolo sul caso dopo che le precedenti indagini risalenti al 1983-1997 e al 2008-2015 vennero entrambe archiviate.
Il primo commento arriva dal fratello della ragazza scomparsa, Pietro, che rilascia un elemento da approfondire nell’indagine: "La verità c’è, sta da qualche parte e molte persone la conoscono. Vorrei andarci un po’ con i piedi di piombo perché tante volte sono stato illuso e poi disilluso. Però è un fatto rilevante che sia proprio il promotore di giustizia vaticano, Alessandro Diddi ad aver riaperto le indagini. Tante volte in passato l’ho criticato anche con forza proprio perché mi sentivo inascoltato, si rifiutava di convocarmi nonostante le mie insistenze. Adesso prendo questa iniziativa come una cosa positiva. Ci sono messaggi Whatsapp del 2014 fra due persone molto vicine a papa Francesco, messaggi che parlano di documenti di Emanuela, di cose di Emanuela, li voglio mostrare".
Conclude poi l'avvocato Laura Sgrò che cura gli interessi della famiglia Orlandi: "Siamo contenti dei nuovi accertamenti dell’autorità vaticana. Abbiamo presentato due denunce, la prima nel 2018 e la seconda nel 2019. Non so su quale base abbiano aperto, lo abbiamo appreso dagli organi di stampa. Siamo curiosi di saperne di più anche noi. Reputo che la famiglia Orlandi sarebbe dovuta essere avvisata un po’ prima".