26 Jan, 2023 - 08:19

Bari, sventato sequestro di persona: 7 responsabili finiscono in manette

Bari, sventato sequestro di persona: 7 responsabili finiscono in manette

Blitz e arresti in Puglia questa mattina: la polizia ha sventato un sequestro di persona a scopo di estorsione. Sette persone nelle province di Bari, Barletta-Andria-Trani ed in altri comuni pugliesi sono finite in manette. Gli arresti, in carcere e ai domiciliari, sono eseguiti sulla base di una ordinanza di custodia cautelare emessa dal Gip del Tribunale di Bari su richiesta della locale Direzione Distrettuale Antimafia. Le accuse sono di tentato sequestro di persona a scopo di estorsione, aggravato dal metodo mafioso.  

L'inizio delle indagini

Le indagini degli inquirenti sono partite da altri due sequestri lampo precedenti. Uno, portato a termine a ottobre 2021, ai danni del figlio di un imprenditore andriese del settore tessile. Un altro, fallito grazie alla fuga della vittima, ai danni di un altro facoltoso imprenditore andriese.

Sequestro di persona a Bari, il piano

Il sequestro, stando alle indagini degli inquirente era stato programmato per il 22 aprile 2022. Le sette persone arrestate avevano cercato di mettere a segno il colpo la prima volta il 22 febbraio 2022.

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In quel momento non avevamo ancora indizi chiari per arrestarli. Siamo però riusciti a effettuare alcune perquisizioni che hanno bloccato l'operazione.

Ha dichiarato il procuratore aggiunto di Bari, Francesco Giannella.

La Dda ha riferito che a ognuno dei sette indagati era affidato un ruolo e precise modalità di intervento. Le autovetture dei presunti responsabili del grave delitto, erano già posizionate nei pressi dell’azienda, in attesa che l’imprenditore rincasasse. Nel dettaglio, la Dda ha spiegato:

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La cosiddetta bacchetta monitorava l'abitazione e gli spostamenti dell'imprenditore, segnalando l'eventuale presenza delle Forze dell'Ordine. Due degli indagati, a bordo di due auto si erano posizionati nei pressi dell'azienda da dove sarebbe uscito l'imprenditore, con il compito di monitorarne gli spostamenti per comunicarli agli altri complici che lo avrebbero sequestrato, per poi recarsi presso l'abitazione della famiglia ed estorcere il prezzo per la sua liberazione.

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Giulia Danielli
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