Un asteroide vicino alla Terra: come ampiamente preventivato dagli astronomi, durante la notte il meteorite 2023 BU ha sfiorato il nostro Pianeta, passando a circa 3.600 km dalla superficie terrestre. Si tratta di una distanza inferiore rispetto a quella a cui orbitano diversi satelliti artificiali: questo rende l'asteroide il quarto più vicino mai registrato nella storia dell'astronomia. Secondo gli studiosi, 2023 BU misurerebbe tra i 3,5 e gli 8,5 metri, poco più grande di un Suv.
2023 BU ha sfiorato la Terra in particolare intorno alle 01.27 ora italiana, quando è orbitato all'altezza della punta inferiore del Sudamerica. L'asteroide è stato individuato soltanto il 21 gennaio scorso dall'osservatorio Margo della città di Nauchnij, nella Crimea centrale: a fare la scoperta lo studioso Gennady Borisov, nome di spicco nel mondo dell'astronomia, che il 30 agosto 2019 aveva già identificato la prima cometa interstellare, la 2I/Borisov.
Sin dal momento della scoperta, il meteorite è stato osservato e analizzato da diversi astronomi che ne hanno ricostruito l'orbita, stabilendo che non ci fosse alcun pericolo per la popolazione mondiale. Se anche l'asteroide avesse impattato con la Terra, infatti, avrebbe finito per trasformarsi in una palla di fuoco e disintegrarsi a contatto con l'atmosfera.
Come qualsiasi asteroide che passa vicino alla Terra, anche 2023 BU subirà un cambiamento di traiettoria, influenzato dalla gravità del nostro Pianeta. Il meteorite si avvicinerà talmente tanto che la sua orbita intorno al Sole dovrebbe venire alterata in modo significativo.
Prima dell'incontro ravvicinato con la Terra, infatti, l'orbita dell'asteroide intorno al Sole era approssimativamente circolare e si avvicinava a quella del nostro Pianeta. Le conseguenze dell'incontro renderanno più allungata l'orbita dell'asteroide, che si sposterà a circa metà strada tra le orbite della Terra e di Marte nel punto più lontano dal Sole. La durata dell'orbita dovrebbe così passare da 359 a 425 giorni.