Il Garante nazionale dei detenuti interviene sul caso di Alfredo Cospito, anarchico detenuto al 41 bis per reati di terrorismo. Da oltre cento giorni Cospito sta portando avanti un severo regime di sciopero della fame che lo sta logorando fisicamente. I suoi appelli contro il carcere duro, tuttavia, sono rimasti finora inascoltati dal governo. Mauro Palma, Garante dei detenuti, sottolinea la possibilità di una revoca del 41 bis.
Nel frattempo Angelica Milia, medico dell’anarchico, sottolinea la determinazione del suo paziente nel proseguire la propria battaglia: secondo la dottoressa l’unica soluzione sarebbe quella di toglierlo dal 41 bis.
Intervenuto in un’intervista a La Repubblica, il sottosegretario alla Giustizia Andrea Delmastro commenta le azioni degli anarchici di tutta Italia, che stanno protestando violentemente in favore di Cospito.
Lo Stato, insomma, dimostra di non voler arretrare, nonostante l’organismo di Cospito sia ormai compromesso dal digiuno: la dottoressa Milia ha spiegato ai microfoni dell’Adnkronos come andando avanti col digiuno si intaccano i muscoli, poi gli organi interni e alla fine i muscoli respiratori e il cuore. Secondo Milia, l’anarchico è in condizioni critiche: nel frattempo, il suo legale ha presentato ricorso in Cassazione contro la decisione del Tribunale di Sorveglianza di Roma di respingere un reclamo contro l’applicazione del 41 bis per 4 anni.
Linea dura confermata dal ministro dell’Interno Matteo Piantedosi, che ha sottolineato come lo Stato non si lascerà mai intimidire e condizionare.