Nuova svolta nel caso della ragazza morta dopo aver mangiato tiramisù: quattro persone sono indagate per omicidio colposo, frode nell'esercizio del commercio e vendita di sostanze alimentari non genuine. Lo comunica il procuratore di Milano Marcello Viola.
Una ragazza, di appena vent’anni, il 26 gennaio è morta dopo aver mangiato un tradizionale dolce italiano. La giovane si era recata con il fidanzato in un ristorante vegano di Milano per passare una serata romantica.
Quella che doveva essere una serata tranquilla si è però improvvisamente trasformata in una tragedia. A provocare il decesso della ragazza (l’identità al momento è sconosciuta) è stato un tiramisù. Quest’ultimo conteneva del latte, alimento al quale la giovane era allergica. Dopo aver assaggiato qualche cucchiaino del tiramisù che aveva ordinato, la 20enne si è sentita improvvisamente male e sono stati chiamati i soccorsi. La ragazza è morta lo scorso 6 febbraio dopo dieci giorni di coma.
Nel mirino delle autorità sono finite quattro persone, ora indagate per omicidio colposo, frode e vendita di alimenti non genuini. A seguito di alcuni accertamenti, nel tiramisù sono stati trovate proteine del latte, sostanze che avrebbero causato lo shock anafilattico. Non solo. Da successive indagini, è emerso che la giovane aveva anche un'allergia all'uovo. L’Ats (Agenzia di tutela della salute) avrebbe trovato a tal proposito anche tracce di uovo nella maionese, prodotta dal locale, usata per condire un panino che la giovane ha mangiato. Ulteriori approfondimenti, dunque, dovranno chiarire anche questo aspetto e se possa essere collegato alla morte.
Il pm Luca Gaglio e il dipartimento 'ambiente, salute, sicurezza, lavoro', guidato dal procuratore aggiunto Tiziana Siciliano, hanno aperto un'inchiesta per omicidio colposo e hanno disposto subito il fermo amministrativo di alcune confezioni del prodotto: sono stati sequestrati dalla Polizia sette vasetti nel locale e altri 95 nello stabilimento di produzione.