Lanciarazzi USA venduti alla Polonia. Il governo federale degli Stati Uniti ha approvato la vendita di sistemi missilistici Himars allo stato europeo per dieci miliardi di dollari. Il dipartimento di Stato americano ha confermato in una nota le indiscrezioni uscite nelle ultime ore, precisando di avere notificato al Congresso la vendita a Varsavia di 18 lanciamissili Himars con le relative attrezzature.
La proposta consentirà di rafforzare la sicurezza di un alleato fondamentale all’interno della Nato, fonte di stabilità politica e progresso economico a livello europeo: una misura che andrà a beneficio anche della politica estera e della sicurezza nazionale degli Stati Uniti, si legge nella nota dell'agenzia per la Cooperazione alla difesa americana.
L'M142 HIMARS (High Mobility Artillery Rocket System) è un moderno sistema missilistico circolare terra-terra americano. Il sistema ha una gittata massimo che raggiunge i 300 km di distanza con una portata minima di 2 km. La piattaforma mobile con razzi ha un peso a vuoto di 10.900 chilogrammi, con una lunghezza di 7 metri e una larghezza di 2,4 metri.
M142 HIMARS è stato sviluppato per le esigenze delle forze armate statunitensi da BAE Systems e Lockheed Martin. Durante la creazione del nuovo sistema, l'attenzione si è concentrata sulla massima mobilità possibile, sull'elevata velocità massima della piattaforma su ruote e sulla possibilità di trasporto aereo sul velivolo C-130 Hercules. Per aumentare la compatibilità e abbreviare il più possibile il lavoro di ricerca e sviluppo, si è deciso di utilizzare una piattaforma su ruote basata su un camion della famiglia FMTV M1078, mentre il lanciamissili è stato preso in prestito dall'M270 MLRS.
L'HIMARS trasporta sei razzi o un missile MGM-140 ATACMS sul camion da cinque tonnellate della famiglia di veicoli tattici medi dell'esercito americano. È in grado di lanciare l'intera famiglia di munizioni del sistema di lancio multiplo. Le munizioni HIMARS sono intercambiabili con l'MLRS M270A1; tuttavia, è in grado di trasportare solo un pod anziché i due standard per le varianti M270 e A1. Inoltre ha un sistema Gps che collegato a due alette dirige l'ordigno contro le coordinate del bersaglio con precisione millimetrica.
Il telaio è stato inizialmente prodotto da BAE Systems Mobility & Protection Systems (ex Armor Holdings Aerospace and Defense Group Tactical Vehicle Systems Division), il produttore di apparecchiature originali dell'FMTV. Nel 2010, la produzione del telaio è stata rilevata dalla Oshkosh Corporation. Dal 2017, sia il telaio che il sistema di lancio sono prodotti dalla Lockheed Martin Missiles & Fire Control a Camden, in Arkansas.
Il sistema è stato concepito per essere ricaricato e messo in batteria in tempi rapidi. Lanciarazzi da usare nelle primissime fasi di un conflitto, per dotare le unità di impiego di un proprio sistema missilistico leggero, oltre ad essere munito di una elevata proiettabilità. Lo scopo è di dare al sistema la possibilità di fire and move ovvero di sparare velocemente per poi potersi sottrarre all'eventuale fuoco di risposta. Ha un equipaggio formato da capopezzo, servente e pilota. L’HIMARS può operare anche con un solo artigliere, grazie all'uso dell’automazione e alla informatizzazione.
In dotazione all'esercito statunitense fin dal 2005, in azioni operative entrano nel 2010 quando vengono impiegati per colpire degli specifici obiettivi a distanza senza margine di errore. Il debutto arriva in Afghanistan quando sono serviti per attaccare le basi dei talebani durante il rastrellamento nella regione di Kandahar. L'utilizzo più importante però è avvenuto nella campagna in Iraq e in Siria contro lo Stato Islamico, quando le forze statunitensi hanno sfruttato la mobilità delle batterie HIMARS per accompagnare le azioni dei loro commandos o sostenere gli alleati curdi.
A disposizione delle forze ucraine, ha fornito una piattaforma in grado di colpire le posizioni russe e poi spostarsi prima che il nemico possa rispondere al fuoco. Gli Himras sono stati così efficaci per la controffensiva ucraina da essere indicati da Sergei Shoigu, ministro della Difesa russo, un bersaglio prioritario per le forze di Mosca.