Stazione Termini, un uomo originario di Milano è stato accoltellato appena uscito dal lato di Via Giolitti domenica sera intorno alle ore 23. Tre marocchini lo hanno avvicinato per un tentativo di rapina del cellulare e di venti euro, poi il tragico epilogo con tre coltellate al torace che hanno ridotto in fin di vita il 46enne. I poliziotti hanno immediatamente arrestato i tre responsabili mentre l'ambulanza trasportava d'urgenza la vittima in ospedale dove è in prognosi riservata.
Arturo Luca Battisti, un imprenditore originario di Milano ma residente nella Capitale, stava uscendo dalla stazione, camminava davanti il McDonalds di Via Giovanni Giolitti quando è stato circondato da tre individui che lo hanno prima minacciato per poi rubargli venti euro che aveva nel portafogli e il telefono cellulare. Quella che poteva essere solo una brutta avventura diventa tragedia quando la vittima viene colpita con tre pugnalate all'altezza del torace e lasciato a terra dagli assalitori che sono immediatamente fuggiti.
L'uomo è stato soccorso dopo pochi istanti da una ambulanza che lo ha trasportato d'urgenza in ospedale, la sua situazione è apparsa subito critica con il ricovero con prognosi riservata. Gli agenti del commissariato Viminale, tramite le telecamere a circuito chiuso della stazione, hanno individuato i tra assalitori che sono poi stati arrestati. I tre stranieri, secondo quanto emerso nelle indagini, sarebbero frequentatori abituali della stazione e hanno tutti precedenti penali per reati simili.
Gli aggressori hanno 40, 31 e 19 anni. Al momento l’accusa è di rapina aggravata e tentato omicidio, il pubblico ministero Francesco Basentini potrebbe riqualificare il fatto in omicidio preterintenzionale nel caso in cui la vittima dovesse morire. Dalla Questura specificano che "è stato possibile intercettare subito gli autori grazie ai servizi aggiuntivi predisposti quotidianamente su Termini così come indicato dal Ministro dell'Interni".
Si tratta della seconda aggressione di questo tipo presso la stazione romana in poco più di un mese. Lo scorso 31 dicembre una ragazza israeliana di 24 anni è stata accoltellata dal senzatetto di origine polacca Aleksander Mateusz Chomiak. L'attacco era avvenuto mentre la giovane comprava un biglietto del treno in stazione ed era stata ripresa dalle telecamere di sorveglianza. L'uomo è stato arrestato pochi giorni più tardi a Milano, da due carabinieri fuori servizio, mentre stava su un treno diretto a Brescia.
Sono scattate a metà gennaio delle operazioni straordinarie di controlli a tutela della sicurezza presso la stazione Termini e nelle aree limitrofe con un ingente dispiegamento interforze di uomini e mezzi. Nell’operazione, pianificata in sede di Comitato provinciale in linea con le direttive emanate dal ministro Piantedosi, sono impiegati oltre 120 agenti delle Forze dell’ordine - Polizia di Stato, Carabinieri e Guardia di Finanza - con la partecipazione anche di operatori della Polizia locale di Roma Capitale, coadiuvati da reparti speciali e squadre cinofile. I servizi interesseranno inizialmente le principali stazioni cittadine per poi essere estesi nelle altre zone a più alto rischio di fenomeni di illegalità.
Le violenze alla Stazione Termini hanno trovato la dura posizione di Francesco Carpano, di Azione in Campidoglio che in una nota stampa denuncia: "Roma non si può permettere che Termini, la prima stazione in Italia per traffico passeggeri, sia percepita come un luogo pericoloso per chi ci transita ogni giorno o per chi viene da fuori città. L’ultimo caso del 46enne milanese accoltellato, purtroppo in pericolo di vita, non è che l’ultimo di una serie e chiama in causa Prefetto e Sindaco affinché adottino provvedimenti concreti che garantiscano sicurezza, salubrità e vigilanza, non solo nella stazione ma anche nei quartieri limitrofi a Termini. Bisogna rinnovare e dare piena efficacia quanto prima al Patto per la Sicurezza Urbana a Roma Capitale tra Prefetto, Sindaco e Regione".