Si è tenuto ieri sera, giovedì 16 febbraio, a Roma il vertice tra il ministro degli Esteri Antonio Tajani e il capo della diplomazia della Cina Wang Yi. Un'occasione per approfondire i rapporti di cooperazione strategica tra i due Paesi, con il diplomatico che ha osservato come la firma dell'intesa sulla Via della Seta del 2019 con l'Italia "ha notevolmente migliorato il livello strategico delle relazioni bilaterali".
Sul fronte economico, secondo Wang Yi, la Cina è disposta "ad approfondire una cooperazione strategica globale" con l'Italia, allo scopo di raggiungere "un livello più elevato di sviluppo delle relazioni bilaterali".
Non poteva mancare durante l'incontro un cenno alla situazione in Ucraina, per la quale bisogna insistere nel perseguire l'obiettivo di una "soluzione accettabile per tutti".
Esercitare pressioni su Mosca per favorire le condizioni di una "pace giusta", attraverso sostegno alla diplomazia, sanzioni efficaci, assistenza umanitaria e giustizia per le vittime: queste le necessità ribadite da Tajani, intervenuto a Radio anch'io per commentare gli esiti del vertice con il diplomatico giunto dalla Cina.
Il capo della Farnesina ha aggiunto che Wang Yi "ha pronunciato molte parole di pace" durante il loro incontro e ha annunciato come il presidente cinese Xi Jinping sia pronto a fare un "discorso di pace" in occasione del primo anno di guerra.
Per quanto riguarda i rapporti tra Cina e Italia, secondo il diplomatico asiatico Pechino sarebbe pronta ad aumentare l'import di prodotti italiani di alta qualità, al fine di supportare la aziende nostrane nella loro crescita sul mercato cinese.
Attraverso le parole di Wang, confermate da una nota diffusa da Pechino nella notte, la Cina ha dunque invitato l'Italia a "contribuire positivamente" allo sviluppo delle relazioni tra Unione Europea e Cina.
Un sodalizio certificato da Tajani, che ha confermato come l'Italia voglia "rilanciare il dialogo bilaterale con la Cina, sia in campo economico-commerciale sia su temi globali, inclusi i diritti umani".