Anche gli space ranger sbagliano, Lightyear ne è la prova vivente. Il film sul famoso giocattolo di Andy che insieme a Woody e al mondo di giocattoli hanno dato vita ai quattro film di Toy Story, non è riuscito a fare breccia nel cuore degli appassionati con lo spin off a lui dedicato. Quello su Buzz doveva essere il film capace di poter spiegare come è nato il mito del comando spaziale e degli space ranger, si è trasformato in un flop dove i concetti non sono riusciti ad avere una linea continua con i quattro Toy Story, finendo per diventare una pellicola fine a se stessa. Tradotto: la gente non si è affezionata a Buzz, anzi, è rimasta delusa da ciò che ha visto, portando la creatura Pixar ad essere messa nel dimenticatoio.
Che Lightyear sia stato considerato insufficiente dalla maggior parte delle persone lo confermano i numeri: la Pixar ha investito 200 milioni per ricevere solamente 226 milioni per quanto riguarda il box office. Un flop in tutto e per tutto, ma perché questo crollo verticale? Una spiegazione ha provato a darla Pete Docter, Chief Content Officer della Pixar, evidenziando quali siano stati a suo avviso le ragioni di un mancato gradimento: Ci siamo guardati molto dentro, perché tutti amiamo il film. Amiamo i personaggi e la premessa. Diciamo che la spiegazione che ci siamo dati, riguardo agli errori commessi, è che abbiamo chiesto troppo agli spettatori. Quando sentono Buzz, dicono subito: grande, dove sono Mr. Potato Head, Woody e Rex? E invece noi li gettiamo in un film di fantascienza e loro: ma che è? Anche se avevano letto del film, era una cosa un po' troppo distante, sia nell'idea, sia nel modo in cui i personaggi apparivano, nel modo in cui erano ritratti. Questa era proprio fantascienza. E Angus, e gli devo dare credito, l'ha presa molto sul serio, genuinamente, voleva rappresentare quei personaggi come reali. Ma i personaggi di Toy Story sono molto più esagerati, perciò credo ci sia stata una disconnessione tra quello che le persone volevano e si aspettavano, e quello che noi stavamo dando loro. Impossibile che Buzz possa esistere senza i giocattoli di Andy dunque per Pete Docter, un monito sicuramente in vista di Toy Story 5 e dopo le polemiche di un quarto capitolo al di sotto delle aspettative di molti appassionati, con Docter che ha però voluto tranquillizzare tutti: Credo che vi sorprenderà, ha delle cose molto fighe che non avete mai visto prima. Obiettivo, volare ancora verso l’infinito e oltre.