22 Feb, 2023 - 18:01

Ita Airways, sindacati: siglato accordo su aumento stipendi. Sciopero revocato

Ita Airways, sindacati: siglato accordo su aumento stipendi. Sciopero revocato

Ita Airways e i sindacati di categoria hanno firmato l'accordo sull'aumento degli stipendi del personale della compagnia. Lo rendono noto fonti sindacali, precisando che lo sciopero di 4 ore previsto per il 28 febbraio è stato revocato. Il via libera è arrivato ieri sera alla fine di una seduta tempestosa. Tre sono stati i voti favorevoli su cinque complessivi. Si astengono Gabriella Alemanno e Ugo Arrigo.

I nuovi stipendi del personale di Ita Airways

Gli stipendi, in molti casi, raggiungono e superano quelli della vecchia Alitalia. Gli aumenti in busta paga, si precisa, scattano per le persone assunte a gennaio 2022. La prima busta più "consistente" arriverà ad aprile 2023. Chi è stato assunto più tardi di gennaio 2022 dovrà raggiungere i 15 mesi di anzianità, prima di beneficiare degli aumenti.

Ita Airways afferma inoltre che le retribuzioni delle lavoratrici e dei lavoratori - anche nel nuovo regime, più generoso - restano più basse rispetto a quelle delle altre compagnie. Aumenti ulteriori arriveranno solo quando il vettore arriverà all'utile.

Le votazioni di ieri sera

La riunione del Cda di ieri segna una una netta divisione. A favore degli aumenti degli stipendi del personale hanno votato il presidente Antonino Turicchi, l'ad Fabio Lazzerini e la consigliere Frances Ouseley, che dunque diventa ago della bilancia.

Si sono invece astenuti Ugo Arrigo e Gabriella Alemanno. In particolare, il professor Arrigo avrebbe chiesto di aspettare i risultati della prima trimestrale del 2023, prima di approvare gli aumenti retributivi. Una richiesta motivata anche dalla sofferenza nei conti di Ita, che chiude il 2022 con un largo passivo.

All'ad Fabio Lazzerini - che ha trattato l'intesa con i sindacati - è stato anche chiesto di astenersi, essendo in un certo senso parte in causa. Ma alla fine Turicchi, Ouseley e lo stesso Lazzerini hanno fatto fronte comune licenziando l'accordo sugli stipendi.

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Giulia Danielli
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