Mercato giocattoli usati, mai così ricco e attivo. La ragione di fondo è strutturata seppur non complessa da comprendere. In rete è sufficiente scrivere "anni 80" o "anni 90" su un motore di ricerca e i risultati che ne vengono fuori sono pazzeschi, a partire dai retro games sempre più giocati anche dai più piccoli. Merito sicuramente del fatto, innanzitutto, che i bambini di allora sono i trentenni e i quarantenni di ora che hanno, quindi, un chiaro e concreto potere d'acquisto. Il desiderio del bambino o dell'adolescente, infatti, può rimanere inespresso mentre l'adulto mette mano al portafoglio e lo sublima. C'è però un humus particolare che ha permesso la nascita e la crescita di questa tendenza ed è formato da due fattori concatenanti. Eccoli spiegati.
La nota piattaforma di streaming sta cavalcando la nostalgia da tempo. Lo dimostrano operazioni come Stranger Thing, Glow e alcuni episodi retrò di Black Mirror. Lo dimostra ancor di più il successo eclatante delle tre stagioni di "I giocattoli della mia infanzia" che ha letteralmente riaperto in molte persone la passione per i balocchi. Cosa sia lo spiega dettagliatamente il blog di settore La Tana del Cobra con queste parole:
Non solo:
Da quando è presente in piattaforma la richiesta di vecchi Masters o Barbie è schizzata alle stelle. E qua entra in gioco il secondo elemento.
Di mercatini online ne esistono infiniti ma questo garantisce tanta serietà nelle transazioni economiche e soprattutto grande facilità di spedizione e reso. Creata in Lituania nel 2008 da Milda Mitkute e Justas Janauskas, è stata lanciata con successo negli Stati Uniti nel 2010 e oggi è attiva in più di 20 paesi. L'idea iniziale era di dedicarsi all’abbigliamento di seconda mano ma gli utenti hanno subito allargato l'uso a tutto ciò che non è nuovo. C'è addirittura una lettura etica in tutto questo come ha spiegato nella giungla di Radio Cusano Campus Federica Alderighi con queste parole:
Ecco perché vi capiterà più spesso di prima di trovare bambini e bambini che giocano con He-man o Barbie.
Fatta la legge trovato l'inganno, diceva un noto adagio popolare e anche in questo settore si applica. Si registra un'impennata anche della produzione di pezzi falsi venduti come fossero originali. Lo dichiara uno dei venditori di punta di questi oggetti Enzo Ricciardi che, in merito, dice così: