Pagamento Naspi marzo 2023. Il pagamento della NASpI, così come quello della DIS-COLL, nella generalità dei casi, verrà effettuato a marzo 2023 entro metà mese
Il Pagamento della Naspi a Marzo dovrebbe arrivare a partire da mercoledì 8 Marzo 2023. Va ricordato che la data può variare di alcuni giorni da cittadino a cittadino ed alcune persone potrebbero riceverla nei giorni a seguire.
Questa data è da considerarsi attendibile solo se si riceve la Naspi da almeno un mese. Chi sta attendendo la ricezione del Primo Assegno della disoccupazione Naspi, potrebbe ricevere il pagamento in una data diversa rispetto a quella dell’ 8 Marzo.
Per conoscere con certezza la data di pagamento di NASpI e DIS-COLL è consigliabile consultare il proprio fascicolo previdenziale online, accedendo con identità SPID, CNS o CIE.
Effettuato l’accesso al Fascicolo previdenziale il soggetti titolari della Naspi potranno verificare lo stato del pagamento selezionando nel menu di sinistra le voci dedicate: Prestazioni, pagamenti, Disoccupazione non agricola e infine prestazione.
È utile ricordare che la NASpI è riservata a quanti perdono involontariamente l’occupazione e sono:
La DIS-COLL, al contrario, è rivolta ai soggetti, iscritti in via esclusiva alla Gestione separata Inps, disoccupati a seguito dell’interruzione involontaria di:
Una volta presentata e accettata domanda di Naspi, se chiaramente si soddisfano tutti i requisiti sia contributivi che lavorativi richiesti, la Naspi viene erogata ai lavoratori rimasti senza occupazione per un periodo massimo di 24 mesi. La durata massima dei due anni di Naspi non vale, però, per i lavoratori precari disoccupati, per la cui la durata massima di erogazione Naspi è di sei mesi.
Per conoscere la data esatta di fine della Naspi nel 2023 basta semplicemente accedere al sito dell’Inps inserendo le proprie credenziali e poi:
Se hai terminato l’indennità di disoccupazione Naspi e non hai ancora trovato un lavoro, puoi fare domanda per il reddito di cittadinanza. Un sostegno destinato, proprio, a quelle famiglie che hanno redditi bassi o, talvolta, nulli.