Nuovi aggiornamenti rispetto l'inchiesta covid Bergamo. La pandemia arrivata nel 2020 è coincisa con un lungo periodo complicato da gestire per quanto riguarda l'esecutivo di quegli anni: da Speranza a Conte, passando per l'OMS come protagonisti principali. Negli ultimi giorni, a partire da Bergamo, si è aperta un'indagine con politici di spicco che sono indagati dopo le decisioni prese a inizio 2020.
L'ex ministro della Salute Roberto Speranza, in una chat Whatsapp datata 4 marzo 2020, si rivolgeva così al presidente dell'Iss Silvio Brusaferro: "Così ci mandate a sbattere." All'epoca il tema principale era se chiudere la scuola o meno: una decisione difficile da prendere da parte della politica italiana che ancora non aveva dati ufficiali sotto mano. "Non abbiamo tempo. Paese col fiato sospeso. Non si può dare segnale incertezza altrimenti si perde ogni credibilità", la chat continuava in questa maniera e adesso è stata messa negli atti d'indagine della procura di Bergamo che ha iscritto nel registro degli indagati i due politici di spicco per epidemia colposa. Insieme a loro altre 20 persone.
Raniero Guerra, all'epoca della prima ondata di covid direttore vicario dell'Oms, in una chat con il presidente dell'Iss Silvio Brusaferro scrive in maniera chiara che "fare adesso i tamponi è la cazzata del secolo." Brusaferro dal canto suo risponde: "No, è ognuno va per conto suo". Come la chat dell'ex ministro Speranza, anche questa conversazione è stata inserita negli atti della procura di Bergamo. Il periodo in cui la procura metterà la lente d'ingrandimento è quella di marzo 2020, dove il virus stava iniziando a propagarsi a macchia d'olio, i tamponi erano introvabili e la politica non aveva una linea chiara da seguire. Al termine della chat, Guerra - uomo di spicco dell'OMS in Italia - conclude la chat con una frase particolarmente strana se pensiamo all'evoluzione dei fatti: "Ho parlato con Galli, poi, e gli ho detto di desistere dal proporre scemenze come tamponi per tutti...ha convenuto, spero...a domani".