Intervenendo davanti ai frequentanti dell'università della Basilicata, il presidente della Repubblica Sergio Mattarella ha parlato della tragedia di Cutro, un drammatico evento "che ha coinvolto e commosso il nostro Paese". Ospite a Potenza per l'inaugurazione dell'anno accademico, il Capo dello Stato ha ricordato come l'Italia sia sempre stata disposta ad aiutare chi aveva più bisogno, riferendosi a quelle intere famiglie che "cercano di lasciare la loro terra per cercare un futuro altrove".
Nel frattempo, c'è attesa per l'incidente probatorio chiesto dalla Procura di Crotone al Gip: l'intento è quello di ascoltare al più presto le parti in causa per evitare che le prove vengano disperse. I superstiti del naufragio del barcone carico di migranti del 26 febbraio scorso saranno tutti ascoltati dalle forze dell'ordine: sei di loro sono stati già sentiti sommariamente, e le loro testimonianze si sono rivelate decisive nell'arresto degli scafisti.
A proposito del naufragio che ha provocato 70 vittime proseguono le ricerche in mare e in spiaggia, destinate a rimpinguare l'imprecisato numero di dispersi. L'ultima vittima del disastro, un bimbo di 5 anni e mezzo proveniente dall'Afghanistan, è stata riconosciuta dai suoi zii giunti dalla Germania. Oltre a lui, sono morti il papà, la mamma e due fratellini: i soccorritori sono alla ricerca del terzo fratellino, ancora disperso.
La Procura di Roma ha intanto aperto un fascicolo di indagine, come atto dovuto dopo un esposto presentato dai parlamentari Ilaria Cucchi, Angelo Bonelli e Nicola Fratoianni. Compito dei pm sarà valutare le responsabilità ministeriali in relazione alle procedure di soccorso.
Da Palazzo Chigi, nel frattempo, il governo fa muro e smentisce qualsiasi provvedimento nei confronti del ministro dell'Interno Matteo Piantedosi, finito nella bufera dopo la vicenda. In una nota, il governo giudica "letteralmente inventate e dunque destituite di ogni fondamento" le indiscrezioni su una presunta convocazione del ministro e di eventuali "divergenze sulla linea interna al governo sull'immigrazione".
Assistenza gratuita durante i procedimenti penali nei confronti dei familiari dei migranti vittime del naufragio e dei sopravvissuti: questa la scelta di un pool di quattro penalisti in vista delle indagini della Procura della Repubblica di Crotone. La squadra è composta dagli avvocati Luigi Li Gotti, ex sottosegretario alla Giustizia e Mitja Gialuz, ordinario di Diritto processuale penale, e da Vincenzo Cardone e Francesco Verri, cassazionisti esperti di Diritto penale internazionale.