Narni cosa vedere. Paese che vai la trasmissione di Cusano Italia Tv (canale 264 DTT ore 11:00) che ogni sabato accende i riflettori sugli splendidi borghi del nostro Bel Paese, condotta da Pina Giordano con la speciale partecipazione di Sergio Cesarini, in questa puntata ha acceso i riflettori su Narni, splendida cittadina dell’Umbria.
Durante il programma si potranno ammirare le meraviglie del suggestivo borgo. Una visita emozionante tra vicoli, piazze, monumenti storici, ma anche prelibatezze tipiche locali con al centro la suggestiva Narni Sotterranea.
Narni Sotterranea non è solo un complesso monumentale di chiese e ambienti ipogei, ma una storia suggestiva: il percorso guidato di Narni Sotterranea inizia dal complesso conventuale di S. Domenico con l’ingresso in una chiesa del XII secolo, scoperta solo nel 1979, da sei giovani speleologi, che conserva affreschi tra i più antichi della città. In questo primo ambiente è stato completato il pavimento vetrato che permette di far risaltare i recenti ritrovamenti archeologici e grazie ad una suggestiva ricostruzione virtuale, si potranno comprendere le varie fasi storiche che hanno interessato l’antica chiesa sotterranea. Attraverso un varco nella muratura si passa in un locale con una cisterna romana, probabilmente resto di una domus. In questa sala, grazie a degli effetti speciali, si potrà entrare in maniera virtuale nei cunicoli dell’acquedotto Romano della Formina. Subito dopo, percorrendo un lungo corridoio, si giunge in una grande sala, dove avevano luogo gli interrogatori del Tribunale dell’Inquisizione. Quest’ambiente è chiamato Stanza dei Tormenti nei documenti ritrovati negli Archivi Vaticani e al Trinity College di Dublino.
Una piccola cella adiacente, unica nel suo genere, documenta con segni graffiti sulle pareti le sofferenze patite dagli inquisiti, uno dei quali ha voluto lasciare un messaggio attraverso un codice grafico, con simboli alchemico massonici non ancora completamente decifrati.
L’area dell’attuale Narni fu abitata già dall’uomo durante il paleolitico. Nel corso della storia antica, la città fu occupata prima dalle tribù osco-umbre e poi, ovviamente, da Roma. La fortuna di Narni è sempre dipesa dalla buona navigabilità del fiume Nera; una qualità che di certo non sfuggì ai Romani che costruirono proprio qui un cantiere navale. Infatti a quei tempi era possibile imbarcarsi a Narni ed arrivare a Roma per via fluviale.
Tutti conosciamo le cronache di Narnia che in realtà non sono un racconto di fantasia, bensì frutto di una vera storia. Infatti C.S. Lewis, l’autore del famoso romanzo, si innamorò di questo nome dopo aver consultato alcune antiche mappe dell’Italia, scoprendo che i Romani chiamavano questa città Narnia.
Tra l’altro, il nome Narni deriverebbe dalla parola dell’antico indoeuropeo nahar che significa città dei fiumi; un’ ipotesi supportata anche dal nome del vicino fiume chiamato Nera.
La trasferta in provincia di Terni proseguirà la prossima settimana ad Amelia, alla scoperta delle ricchezze enogastronomiche del territorio amerino, le cui qualità e specificità si accompagnano al pregio e all’unicità dei suoi prodotti. In tal caso, i partner e portavoce del progetto ‘Amerino Tipico’ raccontano le tipicità e le peculiarità del territorio amerino, un progetto di sviluppo territoriale e valorizzazione del cibo, quale elemento chiave per l’innovazione territoriale e nuova occasione per raccontare il paesaggio amerino.
Il programma, in onda dalle 11 alle 12.30 sul canale 264 del digitale terrestre, si può seguire anche in Streaming online/app.
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