Opzione Donna 2023 requisiti: con la pubblicazione della circolare n. 25 del 6 marzo 2023 l'INPS ha fornito le istruzioni per quanto riguarda la pensione anticipata c.d opzione donna, prevista dall'art. 1, comma 292, della legge n. 187 del 29 dicembre 2022, recante "Bilancio di previsione dello Stato per l’anno finanziario 2023 e bilancio pluriennale per il triennio 2023-2025".
Questo articolo, nello specifico, ha modificato le disposizioni che erano contenute in precedenza all'interno dell'art. 16 del decreto legge n. 4 del 28 gennaio 2019, convertito, con modificazioni, dalla legge n. 26 del 28 marzo 2019.
La suddetta circolare, in particolare, che è stata redatta dalla Direzione Centrale Pensioni, dalla Direzione Centrale Inclusione e Invalidità Civile, dalla Direzione Centrale Ammortizzatori Sociali e dalla Direzione Centrale Tecnologia, Informatica e Innovazione, fa riferimento alle modifiche che sono state introdotte in merito a:
La Legge di Bilancio 2023 ha apportato delle modifiche riguardo alla disciplina e ai requisiti relativi alla pensione anticipata opzione donna. In particolare, ecco si prevede che:
In tal senso, per quanto riguarda quest'ultimo punto, la Legge di Bilancio 2023 dispone che la riduzione massima di due anni si applica nei confronti delle lavoratrici dipendenti o licenziate per cui risulta attivo un tavolo di confronto per la gestione della crisi aziendale, anche in assenza di figli.
Perciò, tali lavoratrici potranno ricorrere ad opzione donna con 58 anni di età e 35 anni di contribuzione, maturati entro il 31 dicembre 2022.
Per quanto riguarda la decorrenza del trattamento pensionistico, sono valide le disposizione previste dall'art. 12, comma 2, del decreto legge n. 78 del 2010, convertito, con modificazioni, dalla legge n. 122 del 2010 (c.d. finestra mobile).
In particolare, la pensione anticipata opzione donna viene erogata alle lavoratrici dipendenti e autonome entro il termine di:
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