La Commissione Ue ha presentato oggi agli esperti degli Stati membri una proposta di revisione delle norme sulla data di scadenza, con l'aggiunta nelle etichette alimentari della dicitura 'Spesso buono oltre' oltre a 'da consumarsi preferibilmente entro'.
Negli ultimi anni è stata introdotta nelle etichette alimentari la scritta "da consumarsi preferibilmente entro" per alcuni prodotti (come caffè, pasta e riso) che hanno una lunga durata di conservazione. Questo cambiamento aiuta a prevenire lo spreco alimentare, che rappresenta da 90 a 100 milioni di tonnellate di cibo all'anno nella sola Europa, e questa cifra è destinata a crescere.
La modifica dell'etichettatura proposta oggi potrebbe quindi essere un'ulteriore strumento non solo per aiutare a porre fine all'attuale confusione tra i consumatori, ma anche per ridurre lo spreco. Le perdite di cibo si verificano a monte della catena di approvvigionamento alimentare e anche a causa della negligenza dei rivenditori e dell'errata interpretazione dell'etichettatura da parte dei consumatori.
Secondo l'Esecutivo Ue l'aggiunta "Spesso buono oltre" è opportuna anche perché consente "una migliore comprensione della data di scadenza", influenzando "il processo decisionale dei consumatori in merito all'opportunità di consumare o eliminare un alimento".
L'intervento sulla data di scadenza era stato annunciato da Bruxelles nel 2020, nell'ambito della strategia Farm to Fork.
I principi relativi alla sicurezza alimentare e alla protezione dei consumatori rientrano nelle competenze condivise tra l'UE e gli Stati membri. Secondo le norme europee, l'etichettatura degli alimenti deve soddisfare requisiti specifici. Deve essere in una lingua facilmente comprensibile per i consumatori e, se necessario, in più lingue. La legislazione dell’UE attuale richiede che i prodotti alimentari rechino un'indicazione della data di conservazione minima ("da consumarsi preferibilmente entro") o della data di scadenza. Si tratta di due concetti molto diversi, il primo riferito alla qualità dei prodotti, il secondo alla loro sicurezza.