Secondo il Pentagono, la Russia invia uranio altamente arricchito alla Cina tramite la società russa Rosatom. Tale elemento chimico, ricordiamo, viene comunemente impegnato nella realizzazione di armi nucleari. Ma la minaccia nucleare arriva anche da un altro fronte, quello della Corea del Nord. Gli Stati Uniti temono infatti sempre di più leader Kim Jong Un che stia rafforzando il suo programma nucleare.
Il sottosegretario alla Difesa, John Plumb, in un'audizione alla Camera americana ha dichiarato:
L'uranio ufficialmente è stato inviato per rifornire i reattori nucleari autofertilizzanti che usano il plutonio e, ha precisato il funzionario del Pentagono, "il plutonio si usa per fabbricare armi nucleari".
Secondo il rapporto annuale di valutazione delle minacce redatto dalla comunità d'intelligence Usa e diffuso dall'Ufficio del direttore dell'intelligence nazionale americana, il leader di Pyongyang sta cercando con tutte le sue forze di accreditarsi nel contesto internazionale con altri Paesi che condividono sistemi autoritari, come Cina e Russia.
Intanto continuano gli attacchi in Ucraina. Il sindaco Vitali Klitschko parla di diverse esplosioni "nel distretto di Holosiivskyi", nel sud di Kiev. Sui suoi social media, il primo cittadino della capitale ucraina aggiunge che "tutti i servizi" di emergenza "sono sul posto". I bombardamenti russi hanno inoltre colpito nella notte le regioni ucraine di Kharkiv e di Odessa.
Le forze russe hanno attaccato l'oblast di Kharkiv almeno 15 volte prendendo di mira infrastrutture critiche, ha riferito il governatore regionale Oleh Syniehubov su Telegram specificando che una residenza privata è stata danneggiata. Nell'oblast di Odessa sono state bersagliate invece infrastrutture energetiche, secondo il governatore Maksym Marchenko. La fornitura di elettricità è stata parzialmente interrotta. Al momento non si segnalano vittime.