Orari reperibilità malattia. La visita fiscale è una possibilità con cui devono fare i conti i lavoratori dipendenti che si trovano in malattia. Infatti, su istanza del datore di lavoro o della stessa Inps i medici della mutua sono chiamati ad effettuare le visite fiscali per i lavoratori dipendenti del settore pubblico e privato.
Il medico fiscale può passare 7 giorni su 7, domeniche, giornate non lavorative e festivi compresi.
La visita fiscale del lavoratore in malattia, da parte del medico dell’Inps, può avvenire però solo in determinati orari:
Il lavoratore perde il trattamento economico per i primi 10 giorni di malattia se è assente alla prima visita e il trattamento economico per i primi 10 giorni di malattia e riduzione del 50% del trattamento economico per il residuo periodo se è assente alla seconda visita. Non solo, ma se non si fa trovare in casa alla terza visita, l’erogazione dell’indennità economica previdenziale a carico Inps viene interrotta fino al termine del periodo di malattia.
Il datore di lavoro può richiedere una visita di controllo, ma spetta a lui stesso sostenere le spese richieste. Se il lavoratore non osserva l’obbligo di reperibilità perde il diritto alla retribuzione della malattia, fino a rischiare il licenziamento. Da parte sua, il datore di lavoro riceve il certificato di malattia deve anticiparne una copia allo studio e consegnare l’originale appena possibile.
Ci sono alcune categorie di lavoratori che sono esonerati dal controllo del medico fiscale, ovvero:
Esistono alcune malattie che possono esonerare dalla visita fiscale, ma la decisione spetta al medico dell’INPS, che valuta la situazione caso per caso. In generale, le malattie che possono esonerare dalla visita fiscale sono quelle che possono essere documentate da certificati medici validi, rilasciati da un medico curante o da una struttura sanitaria accreditata. Ad esempio, alcune delle malattie che possono essere considerate valide per evitare la visita fiscale includono: