Gialli di Arce. Su Cusano Italia TV nella trasmissione "Crimini e Criminologia" (in diretta tutte le domeniche dalle 21 a mezzanotte sul canale 264 del digitale terrestre), Fabio Camillacci è tornato ad approfondire i due gialli di Arce: l'omicidio di Serena Mollicone e lo strano suicidio del brigadiere Santino Tuzi, alla luce delle motivazioni della sentenza di primo grado arrivata nel luglio scorso dal Tribunale di Cassino. Serena Mollicone venne uccisa nel giugno del 2001 quando aveva solo 18 anni.
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Il verdetto della Corte d'Assise del tribunale di Cassino, emesso il 15 luglio scorso (a distanza di 21 anni dal delitto), ha decretato l'assoluzione di tutti e cinque gli imputati: l'ex comandante della Caserma dei Carabinieri di Arce Franco Mottola, sua moglie Annamaria, il figlio Marco e i due carabinieri Vincenzo Quatrale e Francesco Suprano. Le motivazioni sono state redatte dal presidente della Corte d’Assise, Massimo Capurso e dal giudice a latere, Vittoria Sodani in un faldone di 236 pagine in cui si legge: "Gli esiti dibattimentali non offrono indizi gravi, precisi e concordanti sulla base dei quali possa ritenersi provata, oltre ogni ragionevole dubbio la commissione in concorso da parte degli imputati della condotta omicidiaria contestata. Come già ampiamente esaminato, numerosi elementi indiziari, costituenti dei tasselli fondamentali dell'impianto accusatorio del pm, non sono risultati sorretti da un sufficiente e convincente compendio probatorio". Santino Tuzi nel 2008 prima di morire dichiarò che il giorno della scomparsa vide Serena entrare nella caserma dei carabinieri di Arce dove lo stesso brigadiere era in servizio; poco dopo fu trovato vittima di un presunto suicidio, uno strano suicidio. Il giallo si lega a quello dell'omicidio di Serena Mollicone ed è stato al centro del processo. Maria Tuzi, figlia dello stesso brigadiere, davanti alle telecamere di Cusano Italia Tv, intervistata da Fabio Camillacci ha detto che lei e i familiari di Serena faranno appello contro la sentenza di assoluzione degli imputati arrivata in primo grado.