Bonus Renzi CUD: ai soggetti che sono titolari di redditi di lavoro dipendenti e di alcuni redditi assimilati spetta il riconoscimento di un trattamento integrativo denominato "bonus IRPEF" (ex bonus Renzi), ma in base al reddito conseguito a volte spetta solamente nel caso in cui l'ammontate dell'imposta dovuta sia superiore rispetto alle detrazione per lavoro dipendente spettanti.
L'importo del credito che viene concesso ogni anno è pari a 1.200 euro nel caso in cui il lavoratore dipendente abbia un reddito complessivo pari o inferiore a 15.000 euro.
Tale importo decresce fino ad azzerarsi nel caso in cui il reddito complessivo conseguito risulti essere pari a 28.000 euro.
Nel primo caso, l'ex Bonus Renzi sarà erogato direttamente in busta paga, mentre nel secondo caso viene riconosciuto solamente se l'imposta da versare abbia un importo superiore rispetto alle detrazioni previste.
Il bonus IRPEF viene riconosciuto dal datore di lavoro all'interno della busta paga del lavoratore dipendente, per un ammontare massimo pari a 100 euro mensili, a partire dal mese di gennaio e fino al mese di giugno.
Perciò, ne consegue che:
L'ex bonus Renzi andrà inserito all'interno del "Quadro C - Redditi di lavoro dipendente ed assimilati, Sezione V: bonus Irpef" del modello 730.
In particolare, i contribuenti dovranno andare a compilare il Rigo C14 della dichiarazione dei redditi 2023, relativa al periodo d'imposta 2022, nel seguente modo:
Nel caso in cui siano presenti più modelli di Certificazione Unica 2023 non conguagliati:
Tali istruzioni valgono anche nel caso in cui una Certificazione Unica conguaglia solo alcuni modelli di CU 2023.
In presenza, invece, di una Certificazione Unica che conguaglia tutti i precedenti modelli di Certificazione Unica, nelle colonne 1 e 2 vanno riportati esclusivamente i dati indicati nella Certificazione Unica 2023 rilasciata dal sostituto d'imposta che ha effettuato il conguaglio.
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