Joe Biden interviene sulla vicenda del fallimento di Silicon Valley Bank e rassicura i cittadini statunitensi. In una dichiarazione dalla Casa Bianca, rilasciata prima di recarsi al vertice californiano con il Regno Unito e l'Australia, il presidente americano getta acqua sul fuoco e assicura che "nessuna perdita sarà a carico dei contribuenti americani" interessati dal crack della Svb e della Signature Bank.
Sempre a proposito del fallimento della Svb ieri, domenica 12 marzo, Biden aveva detto di voler chiedere "al Congresso e alle autorità di regolamentazione di rafforzare le regole per le banche", in modo da "prevenire che questo possa accadere di nuovo".
Il leader della Casa Bianca ha anche sottolineato come la precedente amministrazione Trump "aveva purtroppo annullato le regole" introdotte dall'amministrazione Obama. Proprio durante uno dei mandati di Obama, l'attuale presidente si era già trovato a vivere la gestione della crisi del 2008, quando ricopriva la carica di braccio destro del 44° leader Usa.
Biden ha concluso svelando il suo impegno affinché "chi ha causato questo sia ritenuto interamente responsabile", fino a "continuare gli sforzi per rafforzare la supervisione e la regolamentazione delle banche più grandi in modo da non trovarci ancora in questa situazione".
Nonostante le misure di emergenza da parte degli Usa per gestire le conseguenze del fallimento dell'istituto, gli effetti del crollo della Silicon Valley Bank si fanno sentire anche sulle Borse europee. Gli investitori restano preoccupati per un possibile effetto domino. Parigi cede il 2,79%, Francoforte arretra del 3,03% e Londra perde il 2,32%. Fa ancora peggio Milano, che cede il 4,34%%.
Indagini sui possibili effetti della crisi sull'Europa sono attualmente in corso, come svelato da un alto funzionario europeo citato dall'agenzia LaPresse. Del crack di Svb si discuterà anche all'Eurogruppo in programma oggi, come confermato dal presidente Paschal Donohoe.