Diventano ottanta le vittime del naufragio di Cutro. Il numero dei decessi a seguito della strage di domenica 26 febbraio si aggiorna di ora in ora, con l'ultimo corpo recuperato intorno alle 14 nei pressi della tratta di mare antistante il comune di Belcastro, avvistato da un elicottero della Guardia costiera. A pochi passi da Catanzaro e ad alcuni chilometri a sud dal luogo del naufragio, un altro numero si aggiunge al bilancio già drammatico di morti.
Il corpo recuperato è quello di un uomo di circa 30 anni, presumibilmente. La vittima è stata trovata in avanzato stato di decomposizione, motivo per cui diventa difficile l'identificazione della persona. L'uomo è rimasto in acqua per sedici giorni e il corpo sembrerebbe essere consumato dalla forza dell'acqua. Sul posto sono intervenuti anche la squadra scientifica della polizia di Stato e il medico legale per autorizzare la rimozione del cadavere. Un'altra vittima, dunque, con il bilancio che rischia di aumentare ulteriormente nelle prossime ore.
Con l'aumento delle vittime del naufragio di Cutro ci si pone il problema legato all'identificazione dei corpi. Per molti risulta difficile in quanto alcuni cadaveri sono in avanzato stato di decomposizione, dunque il tema diventa il prelievo del Dna. Sulla questione è intervenuto Angelo Bonelli, deputato di Alleanza Verdi-Sinistra Italiana, che ha indirizzato una lettera a Palazzo Chigi rivolgendosi direttamente al premier Meloni, anche a seguito del recente Consiglio dei ministri proprio vicino Cutro:
In quel Consiglio dei ministri ha avuto un ruolo centrale il ministro delle Infrastrutture, nonché vicepremier, Matteo Salvini, che ha così commentato la questione a "24Mattino" su "Radio 24": "Vanno ripristinati i decreti sicurezza di Salvini sull’immigrazione? Buona parte di quei contenuti sono già stati ripresi nei decreti presentati a Cutro e altre parti potranno essere aggiunte nel dibattito parlamentare. Sul tema, dunque, si rinnovano i profili di discussione.