Ha parlato anche del conflitto in Ucraina e degli strascichi della pandemia il presidente della Repubblica Sergio Mattarella, durante il suo consueto messaggio in occasione del 162esimo anniversario dell'Unità d'Italia, della Costituzione, dell'Inno e della Bandiera.
Il Capo dello Stato ha ricordato come "162 anni fa, sotto il Tricolore, con i plebisciti popolari si espressero la sovranità e la volontà che, attraverso l'opera risorgimentale, avevano portato alla costituzione dello Stato italiano".
Di qui il riferimento alla guerra in Ucraina, "un'aperta minaccia che ci impone una ferma risposta unitaria in seno alla comune identità europea e atlantica, affinché venga posta fine ai combattimenti e si raggiunga un duraturo accordo di pace". La Costituzione, l'Inno degli italiani e la Bandiera sono "i riferimenti che ci guidano nell'impegno comune di consolidare un'Italia fondata su pace, libertà e diritti umani".
Mattarella chiama in causa le "innumerevoli prove" che la Repubblica è stata chiamata ad affrontare da vicino negli ultimi anni, in un chiaro riferimento a Covid e guerra: prove che hanno "confermato sentimenti di unità e coesione stringendosi ai valori costituzionali". Gli stessi che, "ispirando la nostra società, garantiscono le risorse morali necessarie a fronteggiare le sfide complesse che la contemporaneità ci mette innanzi", ha affermato il presidente.
La presidente del Consiglio Giorgia Meloni ha affidato ai propri profili social un commento sull'anniversario dell'Unità d'Italia. La premier ha pubblicato il suo messaggio su Instagram, ottenendo migliaia di like e interazioni nel giro di pochi minuti.
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