Cresce l'attesa per Lazio-Roma, il derby della Capitale, anche se la preoccupazione per gli scontri nel pre e nel post partita diventa il tema, ormai classico, della vigilia. Cresce l'allerta, che raggiunge il livello massimo, anche alla luce dei rapporti tra le tifoserie che, notoriamente, non sono idilliaci per rivalità cittadina e dominio della Città Eterna. Tra quasi ventiquattro ore uno delle due compagini potrebbe aggiudicarsi il predominio calcistico sull'altra, ma molti cercheranno di trovare una "vittoria" fuori dal campo.
Lo schieramento degli agenti di polizia e degli uomini della Guardia di Finanza, oltre a quello degli agenti della polizia locale di Roma Capitale, sarà ingente e di un livello molto alto, da vero e proprio derby. Si parla di circa mille persone impiegate, forse addirittura duemila. La tensione cresce non soltanto per i precedenti scontri tra Lazio e Roma negli anni passati, ma anche a causa di una settimana calda dal punto di vista dell'ordine pubblico. Proprio tre giorni fa, prima e dopo la sfida tra Napoli e Eintracht Francoforte, si sono registrati molti scontri nel cuore di alcune delle strade principali del capoluogo campano.
L'obiettivo è quello di evitare un'altra guerriglia urbana in un'altra città, con un altro scenario. Il piano di sicurezza parte già dalla giornata di oggi con servizi preventivi nei principali luoghi d'incontro delle due tifoserie contrapposte. Presenza sia a Ponte Milvio, zona biancoceleste, sia a Piazza Mancini, zona giallorossa. Si prevede, inoltre, un potenziamento per quanto riguarda il filtraggio prima nell'ingresso allo stadio Olimpico. L'attenzione, poi, coinvolge anche striscioni, sciarpe e bandiere, oltre alla chiusura di alcuni tratti stradali a partire da domani alle 14, anche per la coincidenza con la maratona.
La tensione tra le tifoserie si acuisce anche a seguito dei precedenti di questi mesi. Il danneggiamento della targa dedicata a Umberto Lenzini, ex presidente della Lazio, ha corroborato gli animi tra le due tifoserie contrapposte. Targa prima imbrattata e poi devastata. Sempre in quel periodo si verificava il "ratto" dello striscione dei Fedayn, lo storico gruppo dei tifosi giallorossi che si è visto sottrarre la pezza dagli ultras serbi della Stella Rossa nella data del 4 febbraio.
Sulla questione la Curva Nord laziale, in un comunicato dal titolo "Nessun rispetto e nessuna solidarietà ai romanisti", ha sottolineato i motivi che hanno portato la tifoseria organizzata biancoceleste a non unirsi al coro collettivo di solidarietà verso i tifosi della Roma e, in particolare, i Fedayn. Nell'elenco vengono riportati alcuni cori dei tifosi della Roma contro Vincenzo Paparelli, il tifoso laziale ucciso da un razzo il 28 ottobre 1979 all'Olimpico poco prima del derby. Con questo background è inevitabile che il Viminale alzi, vertiginosamente, l'asticella dell'attenzione.