Il Presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, ha pubblicato un messaggio di cordoglio nella Giornata in memoria delle vittime dell’epidemia da covid. Il 18 marzo, infatti, si apriva ufficialmente una delle pagine più buie della storia recente italiana, che il capo dello Stato ha definito momento drammatico della Repubblica.
La lettera contiene un flashback mentale in cui le parole espresse dal leader del Colle fanno viaggiare all’indietro la mente, quando una minaccia dalle proporzioni globali, con caratteri sconosciuti, che ha colpito ogni Paese.
Come da prassi, l’inquilino del Quirinale ha rinnovato la vicinanza al dolore dei familiari delle vittime, esprimendo nello stesso tempo riconoscenza a tutti coloro che hanno contribuito ad arginare un pericolo così grave, improvviso e pervasivo, tale da mettere a repentaglio la salute pubblica.
Come in altre circostanze, Mattarella invita la comunità a fare tesoro dell’impegno e del sacrificio collettivo per attenuare e debellare le conseguenze della pandemia, da adoperare nelle sfide future.
Al ricordo del presidente Mattarella si affiancano tanti omaggi nella giornata in memoria delle vittime da covid, tra cui quello della premier Giorgia Meloni, che parla di periodo tra i più difficili della sua storia". Nella nota di Palazzo Chigi la leader si rivolge alle case degli italiani ricordando come il coronavirus sia entrato nelle nostre vite, sconvolgendole ma anche come il popolo italiano abbia saputo reagire di fronte a un nemico invisibile.
Il ringraziamento è diffuso, da chi ha contribuito in prima linea a salvare vite umane a chi ha garantito un barlume di normalità in una situazione completamente straordinaria, a livello economico e sociale. Così come il Capo dello Stato, anche il presidente del Consiglio è convinta che la sfida non sia ancora vinta del tutto:
Bergamo sarà epicentro delle commemorazioni, al quale parteciperanno i ministri Crosetto (Difesa) e Schillaci (Salute): un segno di ringraziamento per l’aiuto concreto dell’Esercito Italiano (come dimenticare la fila di camion che scorre per le vie della città orobica).