Oggi la circolazione a Genova è rallentata a causa di un corteo per l'edilizia: le motivazioni principali sono la richiesta di un intervento da parte dello Stato per aiutare il comparto, contro il taglio del Superbonus e la questione dei crediti incagliati.
Gli edili bloccano Genova con un corteo composto da oltre 550 mezzi e due mila persone. Il motivo della manifestazione di oggi nel capoluogo ligure è la situazione economica e il taglio del Superbonus che mette in pericolo cinquemila posti di lavoro del settore edile, in particolare la protesta di oggi volge lo sguardo alla questione dei crediti incagliati e si chiede un accelerazione delle trattative di governo ed un decreto che possa aiutare le imprese a superare questa fase così complessa. Inevitabilmente la protesta ha generato disagi per la circolazione nelle arterie principali di Genova: Via XX Settembre è stata chiusa alle 9 per l'arrivo dei mezzi di lavoro. I lavoratori evidenziano che "il blocco del mercato della cessione dei crediti fiscali sta creando una vera e propria crisi sistemica nell’economia del territorio, con una persistente carenza di liquidità nelle imprese edili".
Sono presenti in piazza duemila persone tra imprenditori e lavoratori con due manifestazioni simultanee partite alle 8 circa da due diverse zone della città, ci sarà poi l'incontro dei due cortei in piazza de Ferrari. La prima manifestazione è partita verso le 7:45 dalla bassa Valpolcevera. Seguirà dopo il ricongiungimento dei cortei l'incontro sotto la Prefettura. Gli edili hanno detto di essere scesi in piazza come "imprese edili, artigiani, fornitori per chiedere lo sbocco dei crediti fiscali e per esprimere disappunto sulle scelte politiche degli ultimi anni" scelte, che secondo i manifestanti, avrebbero portato il settore edile sulla soglia del collasso.
"Solo nella Città Metropolitana di Genova hanno sede 1908 imprese edili, con circa 9.100 dipendenti ad oggi risultano già incagliati circa 350 milioni di euro di crediti, ai quali dovrebbero aggiungersi a breve ulteriori 450 milioni di euro di crediti maturandi; i debiti insoluti dei General contractor nei confronti delle suddette imprese ammonta, sempre ad oggi, ad oltre 100 milioni di euro" è quanto spiegano gli edili scesi oggi in piazza a Genova con due cortei che stanno confluendo in centro città, diretti verso la prefettura.