Si apre ufficialmente il totonomi per i capigruppo del nuovo Pd di Elly Schlein: se ne sarebbe discusso ancora una volta durante la telefonata di ieri tra la segretaria dem e Stefano Bonaccini. La svolta potrebbe arrivare in tempi ravvicinati.
Prima del suo incontro con gli eurodeputati Pd, in programma domani, mercoledì 22 marzo, a Bruxelles, potrebbe già avere luogo l'incontro di Schlein con i gruppi. La segretaria avrebbe espresso al presidente del Partito Democratico la sua volontà di avere, alla guida di Camera e Senato, figure a lei vicine. Per questo motivo, come indiziato numero uno al Senato ci sarebbe Francesco Boccia, coordinatore politico della fazione Schlein alle primarie. Per quanto riguarda la Camera, il nome più gettonato sembra quello di Chiara Braga, già segretaria d'aula: dovrebbe prima dimettersi da tale incarico.
Secondo fonti parlamentari dem citate da AdnKronos, la giornata di mercoledì 22 marzo potrebbe essere quella giusta per avere novità definitive sui vertici dei gruppi. Intanto, però, indiscrezioni parlano di malumori tra la minoranza di partito, che potrebbero cambiare le carte in tavola. Non è da escludere infatti che una presidenza vada all'area Bonaccini: alla Camera potrebbe rimanere Debora Serracchiani oppure subentrare Simona Bonafè.
In questa nube di incertezza, intanto, proprio Bonaccini, a Roma come ospite di Porta a Porta, potrebbe sfruttare l'occasione per fare il punto con i suoi. Con i capigruppo, poi, si dovrà votare la squadra dell'ufficio di presidenza: una possibile occasione di compensazione, per mettere d'accordo tutti.
Capitolo composizione della segreteria di partito: i nomi in pole per la maggioranza Schlein restano quelli di Marco Furfaro, Alessandro Zan, Marco Sarracino, Stefania Bonaldi, Alfredo D'Attorre, Marta Bonafoni, Antonio Misiani, Michela De Biase, Peppe Provenzano, Sandro Ruotolo. Tra le possibili figure "bonacciniane" resistono Davide Baruffi, Pina Picierno, Alessandro Alfieri, Andrea Rossi.