Sono in corso le indagini degli inquirenti sulla lite familiare avvenuta ieri a Specchia, in provincia di Lecce, dove un litigio tra fratelli finisce in tragedia. La vittima è Vincenzo Scupola, 78 anni, ritrovato cadavere in una cisterna, mentre il fratello minore è stato fermato dagli agenti del Commissariato di Polizia di Taurisano.
Quest’ultimo è stato ascoltato questa mattina, mentre alcuni testimoni oculari confermano lo scenario di un litigio dai toni sempre più accesi. Sul volto della vittima una ferita da oggetto contundente all’altezza dello zigomo. Elemento che fa sorgere dei dubbi sulla dinamica dell’accaduto, in quanto si dovrà accertare se il 78enne è morto cadendo o è stato buttato all’interno del pozzo già cadavere.
Una cisterna per la raccolta dell’acqua piovana lungo la strada comunale San Demetrio. Qui è stato ritrovato il corpo di un anziano residente nelle campagne leccesi di Specchia, privo di vita e caduto dopo un volo di diversi metri. Il fratello minore è il principale indiziato del possibile omicidio e avrebbe ammesso in via confidenziale il litigio, che ora costituisce il movente. Da chiarire però il suo contenuto, così come l’eventuale arma del delitto. Secondo alcuni passanti (ma anche stando agli inquirenti) potrebbe aver utilizzato un bastone per colpire la vittima al viso.
Il pubblico ministero ha dunque interrogato il congiunto, che presentava a sua volta segni evidenti di una colluttazione prolungata. A chiamare i soccorsi un testimone oculare, che avrebbe successivamente indicato anche la cisterna come tomba momentanea. Si attende l’esito dell’autopsia nei prossimi giorni, sebbene gli indizi sommari siano già piuttosto schiaccianti.
La cronaca leccese racconta di un sabato nero. Nella giornata di ieri, infatti, una ragazza di 32 anni è morta dopo un violento incidente stradale avvenuto all'ingresso della tangenziale Ovest di Lecce. Entrambe le vetture hanno preso fuoco, la donna ha perso i sensi ed è morta carbonizzata tra le lamiere. Ferito l’altro automobilista.