Al convegno ‘Il Ponte sullo Stretto' è intervenuto il Presidente della Regione Sicilia Renato Schifani ribadendo l’importanza di una opera tanto discussa ma, ancora, mai realizzata. Sembra finalmente essere arrivata la svolta visto che il governo Meloni, ha approvato nel Consiglio del Ministri dello scorso 16 marzo il decreto per la realizzazione dei lavori del ponte che unirà Calabria e Sicilia tramite lo stretto di Messina.
Non è ancora disponibile il progetto ufficiale, ma, secondo Salvini, sarà il ponte sostenuto da cavi più lungo al mondo. Un’unica campata per auto e treni con due piloni, uno in Sicilia e uno in Calabria rispettivamente a Ganzilli e Cannitello nel punto più vicino delle due terre. La lunghezza è poco superiore ai tre chilometri tra Villa San Giovanni e Messina.
Il Presidente della Regione Sicilia Renato Schifani è intervenuto durante il convegno ‘Il Ponte sullo Stretto’ insieme al corrispettivo della Calabria con una comunione di intenti. La crescita del Meridione passa attraverso la realizzazione di nuove infrastrutture e collegare la costa calabrese con l’isola siciliana sarebbe il primo passo verso un futuro più prospero.
Siamo alla vigilia di una nuova era, quella dell’assunzione di responsabilità da parte del governo nazionale e degli esecutivi di Sicilia e Calabria. Matteo Salvini è stato di parola nell’impegno ad occuparsi in maniera forte della battaglia per il ponte sullo Stretto, ha evidenziato il presidente ricordando poi che nel rilanciare il progetto sono stati affrontati e risolti in maniera corretta i problemi di natura giuridica ha spiegato Schifani nel suo intervento.
Un lavoro imponente con il governo di centrodestra che si impegnerà per migliorare le infrastrutture relative ai collegamenti, sia su gomma sia su ferro. Apriremo un grande fronte su questo tema con un confronto serrato con Anas e siamo ormai alla vigilia del commissariamento dell’autostrada Palermo-Catania. Un confronto è aperto anche con Rfi e con Ferrovie dello Stato, per capire bene i tempi dell’investimento di oltre 11 miliardi che toccano alla Sicilia. Ho chiesto al ministro alle Infrastrutture Matteo Salvini e ai vertici di Rfi un cronoprogramma per la realizzazione di Palermo-Catania e Catania-Messina. Vigileremo perché si rispettino i tempi.
Ribadiamo quella che è la posizione del mio governo, cioè la Sicilia farà la propria parte, anche di carattere economico. Sarà presente con un componente, così come è previsto nella bozza del decreto che riattiva la società del ponte sullo Stretto cancellata dal governo Monti. La soluzione individuata da Salvini mi sembra efficace, cioè rivitalizzare quel contratto. La società sarà la stessa di allora e rinuncerà a 700 milioni di danni chiesti. Poi si rivaluterà il prezzo decreto è in corso di valutazione, aspettiamo che possa essere valutato a giorni, ha concluso Schifani.
Il Presidente della Sicilia aveva posto la volontà di costruire il Ponte sullo Stretto già nelle prime interviste dopo l’elezione nel settembre scorso: Il ponte sullo stretto è un’opera che si realizzerà. Andrò avanti sui termovalorizzatori dobbiamo andare oltre le posizioni ideologiche e non scientifiche. Tra l’altro producono energia, elemento importante in questo momento.
Dello stesso avviso anche Confindustria con la partecipazione del vicepresidente Riccardo Di Stefano: "Al Paese e specie al Sud serve una visione strategica di politica infrastrutturale unitaria e sistemica che guardi finalmente alla competitività e alla sostenibilità. In questa visione va inquadrato il Ponte sullo Stretto. È necessario rilanciare tutti gli investimenti infrastrutturali, migliorandone la programmazione e la qualità per rispondere ai fabbisogni reali di cittadini e imprese. Il Ponte è una delle opere importanti, ma è fondamentale che sia inserita in un progetto complessivo di sviluppo strategico logistico-infrastrutturale del nostro Paese, cioè all'interno di una strategia che riguardi anche gli altri collegamenti infrastrutturali nella Regione Sicilia e più in generale nelle Regioni del Sud".