Ultras Napoli coinvolti negli scontri tra Napoli e Francoforte. Le violenze prima e dopo la partita di Champions League tra partenopei e tedeschi, ancora oggi, porta alcuni effetti dal punto di vista della giustizia al di fuori del campo. E' proprio notizia di questi minuti degli arresti domiciliari per Nicola Verolla, l'ultras del Napoli del gruppo Vecchi Lions, finito in carcere per gli scontri con le frange estreme del tifo organizzato dell'Eintraicht Francoforte. La decisione arriva al termine di una lunga analisi ed è stata ufficializzata dalla decima sezione del tribunale del Riesame di Napoli.
Al momento, per quanto riguarda gli sviluppi sulla questione, restano in carcere i tifosi tedeschi. A poche ore dalla partita gli stessi sostenitori dell'Eintracht Francoforte o, meglio, una loro parte, si è resa protagonista di alcuni disordini in piazza del Gesù. Motivo per cui, alla luce delle violenze, le forze dell'ordine hanno passato al setaccio alcuni tifosi da ambo le parti. Si sono resi protagonisti di attimi di violenza incontrollata. Nel primo controllo a tappeto di immagini e di videocamere si è giunti al numero di persone arrestate.
Otto in totale, di cui tre tifosi tedeschi e cinque sostenitori del Napoli. Non solo. Per quanto riguarda la situazione antecedente al match del Diego Armando Maradona si sono inoltre registrati circa duecento tifosi tedeschi identificati e posti sotto controllo. A seguito di questi fermi sono state avviate ulteriori indagini per verificare l'eventuale aiuto da parte di altre tifoserie, soprattutto per quanto avvenuto qualche settimana fa tra i tifosi della Roma e della Stella Rossa.
Non solo l'ultras del Napoli ai domiciliari, visto che a seguito della partita molti altri tifosi sono stati coinvolti in alcune misure. Quattro dei cinque tifosi partenopei coinvolti negli scontri tra piazza del Gesù e il lungomare sono stati difesi dall'avvocato Emilio Coppola. Per quanto riguarda invece i sostenitori dell'Eintracht Francoforte la difesa in aula è arrivata da Giovanni Adami, Daniele Tuffali, Simone Bonaldi e Serena Improta. Ai napoletani vengono contestati i reati di violenza e lesioni nei confronti di pubblico ufficiale, lancio di oggetti atti a offendere e resistenza aggravata. A due dei tre tedeschi anche il reato di devastazione.
Tra i condannati c'è anche un 32enne giudicato con rito direttissimo che si è reso protagonista del lancio di pietre. Il tutto avvenuto in via Medina contro due bus che trasportavano i tifosi dell'Eintracht. Il filone della partita di Champions League, valida per gli ottavi di finale, rischia di non sciogliere il filo che collega Napoli a Francoforte, almeno per un altro po'.