Twitter potrebbe imporre nuovi limiti per gli utenti "normali", ossia coloro che non hanno sottoscritto nessun tipo di abbonamento. Non accenna a placarsi, quindi, l'odissea intorno ad uno dei social più discussi di sempre, che, dal momento dell'acquisto di Elon Musk, ha vissuto numerose rivoluzioni. Le modifiche per il normale funzionamento della piattaforma non sono state poche, ma anche i numerosi licenziamenti hanno portato a non pochi problemi.
Dopo l'introduzione di Twitter Blue, ossia un abbonamento che permette a chiunque di avere la tanto desiderata spunta blu affianco al proprio nome, sostituita da una d'oro per gli account ufficiali. La spunta, infatti, rappresentava che quello specifico profilo godeva di una certa autorevolezza, ha cambiato funzione con l'arrivo di Musk. Il miliardario sudafricano ha voluto trasformare questa funzione per contrastare gli odiosi bot che secondo i suoi dati infestano il social, oltre che una potenziale grande fonte di entrate economiche per Twitter.
Motivo per il quale il patron di Tesla sta spingendo, e non poco, su questa funzionalità, dando importanti benefici a chi sottoscrive un abbonamento. Inizialmente, oltre ad avere la spunta blu, si poteva godere di tweet molto più lunghi rispetto al normale. Adesso, però, si è deciso di fare un ulteriore passo in avanti introducendo ulteriori limitazioni ai profili non verificati.
Sul proprio profilo Elon Musk ha tenuto a precisare che, a partire dal 15 aprile, solamente gli account che possiedono Twitter Blue verranno mostrati nella scheda Per Te del social, oltre al fatto che solamente gli account verificati potranno votare i sondaggi. Anche in questo caso, la motivazione alla base di tutto è la guerra ai bot.
Nella sezione Per Te solitamente comparivano gli account e i profili suggeriti dall’algoritmo di Twitter in base all’attività dell’utente. Dal 15 aprile affinché un account finisca in tale sezione dovrà necessariamente aver acquistato l’abbonamento a Twitter Blue. Nonostante questo, però, i molti hanno espresso perplessità in merito, dal momento che tutta la piattaforma potrebbe uscirne penalizzata. Sarebbe più opportuno investire su dei mezzi che possano aiutare a trovare i bot, anziché andare a colpire gli utenti che, molto semplice non vogliono pagare un abbonamento.