Un mese è passato dal naufragio di Cutro e il numero delle vittime aumenta di giorno in giorno. Uno dei tanti bambini morti nel naufragio del 26 febbraio scorso sarà sepolto a Paola, nel cosentino. Dopo quanto avvenuto a Steccato di Cutro arriva la notizia da parte della prefettura di Crotone. La prefettura stessa, alla luce di quanto accaduto, ha accolto la richiesta del primo cittadino, Giovanni Politano. La salma del bambino sarà dunque inumata nella città di San Francesco, santo patrono dei calabresi. Il bambino, ancora non identificato, avrà dunque degna sepoltura, oltre al simbolismo che risiede nel gesto.
Si tratta di una sepoltura simbolica a tutti gli effetti, ma dietro c'è la volontà di ribadire da parte del popolo calabrese la vicinanza verso le famiglie delle vittime. Proprio ieri, alla luce di quanto avvenuto a riva allo Ionio, è stato inumato il corpo della vittima più piccola del naufragio, Ali. Il bambino, prima dell'identificazione, riportava la sigla KR16M0 e per lui non era stata richiesta la sepoltura da parte di nessun parente, volontà non pervenuta neanche nei giorni successivi.
Alla luce di questo il sindaco Voce e l'Amministrazione comunale ha preso a sé tutto il sentimento della comunità, dando alla Prefettura la disponibilità ad accoglierla nel cimitero cittadino. Proprio alla luce di questa decisione la Prefettura di Crotone ha aggiunto altri elementi, rendendo noto a tutti che le salme ancora presenti nel Palazzetto dello sport sono state trasferite al cimitero di Cutro. Alla luce di ciò lo stesso Palazzetto dello sport che così è stato restituito alle sue normali funzioni.
Il totale delle salme trasferite raggiunge quota 9, una delle quali destinata appunto ad essere inumata presso il cimitero di Paola. Discorso diverso per un'altra, in via di ultimazione le procedure per l’espatrio in Afghanistan. Le altre sette vittime, non identificate, resteranno nel cimitero cutrese. Proseguono, nel frattempo, le ricerche a oltranza per trovare altre vittime. Il campo base per le ricerche dei dispersi del naufragio del 26 febbraio sarà spostato da Steccato di Cutro al porto di Le Castella.
Su richiesta del comandante della Capitaneria di porto di Crotone, Vittorio Aloi - che coordina le attività con il supporto della questura, dei carabinieri, della Guardia di finanza, dei vigili del fuoco e della Protezione civile regionale - è stata rivista la strategia operativa spostando il campo base dalla spiaggia di Steccato di Cutro all’area del porto di Le Castella: in questa zona si sono susseguiti diversi recuperi di corpi nelle ultime settimane. Specifica la prefettura di Crotone che "sarà garantito il pronto intervento verso aree più distanti che siano oggetto di specifiche segnalazioni",