29 Mar, 2023 - 16:55

Adidas rompe la partnership con Beyonce, è la seconda artista dopo Kanye West

Adidas rompe la partnership con Beyonce, è la seconda artista dopo Kanye West

Adidas continua a far parlare di se, con la decisione di rompere la sua partnership con Beyonce. Dopo aver chiuso anzitempo il contratto con Kanye West, seppur legato a motivi politici e non, l'azienda tedesca si separa da un altro dei suoi testimonial di lusso. La cantante ed il brand insieme avevano lanciatola linea Adidas X Ivy Park, che, a breve, diventerà solamente un lontano ricordo, per la gioia dei collezionisti e dei rivenditori. La notizia è stata lanciata direttamente dal Wall Street Journal, una delle fonti più attendibili in questo campo.

Adidas romper la partnership con Beyonce

La decisione questa volta non è stata presa a seguito di alcune dichiarazioni antisemite, come invece è avvenuto con Kanye West, rinunciando comunque ad una collaborazione, decisamente prosperosa, come quella che aveva portato alla produzione delle sneaker Yeezy. La decisone riguardo Beyonce sarebbe arrivata semplice per una questione di business, legata alle vendite deludenti della linea della pop star, collezionatrice seriale di Grammy.

La collaborazione è iniziata nel 2019 e si chiuderà a fine anno, l'artista e l'azienda tedesca avevano lanciato una linea di prodotti collegata al marchio Ivy Park di proprietà dell’ex Destiny Child, con l’obiettivo di bissare il successo delle sneaker con Kayne West o della linea disegnata da Puma per Fenty, il brand di Rhianna. Dopo l'iniziale successo al momento del lancio, infatti, le vendite sono scese a 40 milioni di euro, ossia neanche un ottavo del budget messo a disposizione da Adidas stessa, la quale ha deciso di interrompere la collaborazione.

D’altra parte, Bjorn Gulden, amministratore delegato di Adidas dall’inizio di gennaio, ha margini di manovra abbastanza stretti se vuole riuscire a rilanciare un brand che, complice anche il ritiro dal mercato delle sneaker Yeezy, non vive uno dei suoi momenti migliori: il 2022 si è chiuso con un utile sceso dell’83% a 254 milioni mentre le previsioni per il 2023 sono di una perdita operativa di 700 milioni.

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Giorgio Mastrogiacomo
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