Abusi sessuali nei confronti di alcuni bambini in una scuola materna della periferia Nord di Milano. Queste le agghiaccianti accuse nei confronti di un maestro d'asilo 35enne, arrestato lo scorso mercoledì 29 marzo dalla polizia.
A destare i sospetti dell'Unità Tutela donne e minori erano state alcune segnalazioni ricevute dagli stessi bambini. Segnalazioni poi confermate dai sentori di alcune delle colleghe del maestro, che era già stato trasferito da un altro istituto per via della sua condotta in aula.
L'allarme è giunto fino in Procura, che ha subito fatto scattare le indagini, coordinate dal procuratore aggiunto Letizia Mannella e dal pm Rosaria Stagnaro. Per cercare di stanare l'orco, i vigili si sono avvalsi dell'uso di telecamere e microfoni, installati di nascosto nelle aule per scoprire prove sugli atteggiamenti del maestro.
Grazie all'ausilio degli strumenti tecnologici, gli inquirenti sono riusciti a risalire alle prove della condotta dell'educatore. Secondo le prime ricostruzioni, mentre i bambini erano in classe, l'uomo abbassava loro i pantaloni e li palpeggiava nelle parti intime.
E così, una volta raccolta una registrazione di circa un'ora, contenente palpeggiamenti e atteggiamenti ritenuti "inequivocabili", è arrivato l'arresto in flagranza. Mentre veniva ammanettato, il 35enne non ha fornito alcuna spiegazione sulla sua deplorevole condotta.
L'insegnante d'asilo si trova ora detenuto nel carcere milanese di San Vittore: dovrà rispondere di violenza sessuale aggravata. L'aggravante è legata alla recidiva: l'uomo era già finito nel mirino del Provveditorato ed era stato trasferito, nel novembre 2021, da un'altra scuola materna. A costringere le autorità al trasferimento, proprio certi suoi comportamenti sospetti.
A questo punto, l'indagine dovrà ora concentrarsi sul risalire a tutte le piccole vittime di abusi, tra l'attuale scuola materna e la precedente in cui il maestro aveva insegnato.
Leggi anche: L’Aquila, fa fuori la sua famiglia e poi si suicida: il protagonista è un medico in pensione