Un maestro d'asilo è stato arrestato a Milano mercoledì scorso, ossia il 29 marzo, dopo un attenta indagine della polizia locale, coordinata dal dipartimento «soggetti deboli» della Procura di Milano, diretto dall'aggiunta Letizia Mannella. L'accusa è una delle più gravi, quella di violenza sessuale e di abuso nei confronti di alcuni bambini della struttura. L'inchiesta sarebbe partita a seguito del racconto di una bambina.
L'allarme è partito dalle maestre dell'istituto, una scuola pubblica del capoluogo lombardo, che hanno denunciato immediatamente i fatti alla Procura. L'uomo, insegnante di religione, in passato era già stato allontanato da un'altra scuola per comportamenti sospetti. Ad incastrare l'accusato sono state anche le immagini che le telecamere nascoste e le microspie, installate all'interno della scuola, hanno fornito agli ispettori.
La Procura ha sottolineato quanto sia stato fondamentale l'intervento tempestivo da parte delle maestre, ma anche della responsabile dell'istituto e del Comune di Milano, che si sono immediatamente resi disponibili per collaborare, trasmettendo consentendo un intervento "urgentissimo" su episodi "gravissimi". Gli accertamenti, infatti, sono partiti dopo che una bambina aveva raccontato che il maestro di religione le aveva fatto "le coccole" toccandola. Le telecamere fatte installare dalla magistratura hanno scoperto altri episodi nei confronti di altri bambini.
L'insegnante, che da settembre 2021 lavorava a tempo indeterminato in alcune scuole milanesi, era già stato allontanato, a novembre 2021, da un altro istituto. Le motivazioni che avevano portato a questa decisione erano state molto simili a quelle dell'accusa, ossia atteggiamenti eccessivamente confidenti con i bambini, arrivando a baci e carezze. Gesti che, nonostante rappresentassero un chiaro campanello d'allarme, non lasciavano immaginare altro.
Il maestro, inoltre, era stato già punito lo scorso, perchè chiedeva ai piccoli, anche in piena emergenza Covid, di non usare la mascherina.