Estate e parchi divertimento, investiti 120 milioni di euro

Per molti studenti giunti all’ultimo anno di superiori e per milioni di universitari l’estate è il momento giusto per trovare un piccolo impiego lavorativo temporaneo. Con l’arrivo del caldo ad aprire, tra le altre, sono le posizioni temporanee dei parchi divertimento che grazie ad investimento da 120 milioni di vedranno un incremento del 20% dei posti di lavoro.

Estate e parchi divertimento: atteso fatturato 300 milioni di euro

Estate, lavoro e parchi divertimento. Tre parole che insieme fanno ben sperare a 30mila possibili dipendenti: il settore potrebbe beneficiare di 20mila assunzioni stagionali da inserire entro l'estate e 10mila dipendenti fissi. Secondo i dati forniti dalla Siae per il settore del divertimento permanente sono attesi 17 milioni di clienti annuali, di cui circa un milione e mezzo di stranieri, con un fatturato di oltre 300 milioni di euro.

Dal 2019 ad oggi, l’indotto dei parchi

Nell’anno antecedente la pandemia, nel 2019, il fatturato medio dei parchi divertimento è stato di 450 milioni di euro. L'indotto relativo al merchandising, i servizi di ristorazione e altre attività interne generavano da sole 1 miliardo di euro e 2 miliardi se si consideravano le attività esterne, come hotel, attività di manutenzione e altri servizi.

Il settore dei parchi divertimento è fondamentale per il turismo ed è un volano per il territorio, con il suo indotto in termini di giro d'affari e occupazione. Le aziende del comparto stanno confermando e sostenendo gli investimenti, pur avendo ricevuto, tra ritardi e cavilli burocratici, aiuti insufficienti dopo la pandemia.Ha spiegato Luciano Pareschi, presidente Associazione Parchi Permanenti Italiani-Confindustria.

Il 2020 e il 2021 hanno bruciato oltre 250 milioni di euro di fatturato e fatto saltare migliaia di posti di lavoro, ma il 2022 è stato l’anno della lenta ripartenza e di una netta inversione di tendenza, con molte strutture tornate ai livelli del 2019. Sulla base di questo trend e in linea con la ripresa dei flussi turistici verso l'Italia, si stima che il comparto sarà destinato ad un nuovo periodo di sviluppo, superando già nel corso di questa stagione la barriera dei 20 milioni di visitatori italiani e 1,5 milioni di visitatori stranieri.