Controlli dei Nas delle mense ospedaliere hanno rivelato delle criticità all'interno di sette cucine: i punti, che sono stati chiusi, presentavano delle serie problematiche igieniche, sanitarie e strutturali.
Umidità, muffe, presenza d'insetti ed escrementi di roditori. Questo emerge dai recenti controlli dei Nas dei carabinieri delle mense ospedaliere in diverse regioni italiane. Criticità talmente importanti che i carabinieri hanno chiuso sette punti cucina a seguito delle ispezioni. Il nucleo di Milano ha chiuso le mense di un istituto geriatrico e di un ospedale perché invase da insetti e blatte nelle cucine, nel magazzino e nelle celle frigorifere. Stessa situazione in una casa di cura accreditata di Napoli. Il nucleo di Ragusa ha disposto la chiusura di una mensa ospedaliera dove erano presenti roditori. A seguito dei controlli i Nas hanno sequestrato oltre 400 kg di alimenti non tracciabili, scaduti di validità e conservati in ambienti inadatti. Già a febbraio i Nas avevano effettuato controlli in diversi studi medici riscontrando diverse situazioni critiche.
Sono quasi mille i punti cottura e preparazione pasti controllati dai Nuclei antisofisticazione e sanità. Di questi 340 mostravano delle irregolarità-pari al 34%-i nuclei hanno accertato 431 infrazioni penali e amministrative. Le sanzioni pecuniarie ammontano a 230mila euro. Nel corso delle verifiche i controlli hanno riguardato delle superfici dai quali sono emerse cinque risultanze di positività per la presenza di cariche batteriche superiori ai limiti ammessi. Una delle situazioni più critica è quella di un’azienda di catering di Agrigento, per la quale è stata disposta la sospensione dell’attività e la sanificazione delle cisterne addette allo stoccaggio dell’acqua. Criticità anche nell’area cucina di una clinica di Parma, dove un tagliere per la lavorazione delle carni risultava contaminato da una carica batterica superiore ai limiti di legge.
Riscontrate molte criticità in tutta Italia. A Livorno denunciato in stato di libertà il titolare della società affidataria del servizio di ristorazione per degenti e dipendenti dell'ospedale locale: aveva fornito alimenti a marchio Dop di qualità inferiore. In provincia di Napoli sequestrati 300 kg di alimenti e preparati di gastronomia privi di tracciabilità e preparati negli stessi ambienti. Nel corso di un controllo nel siracusano sono stati trovati topi morti e loro deiezioni in un ospedale della provincia.
Nove gestori dei servizi-mensa sono stati deferiti dall'autorità giudiziaria e ritenuti responsabili dei reati di frode ed inadempienze in pubbliche forniture, detenzione di alimenti in cattivo stato di conservazione ed inosservanze alla normativa sulla sicurezza sui luoghi di lavoro. Non solo l'igiene I nas hanno riscontrato anche diverse carenze strutturali e impiantistiche dei locali.